Filippine. Bomba nascosta in una moto, 6 morti
07 Luglio 2009
di redazione
E’ un bilancio pesante quello causato dallo scoppio di una bomba stamattina nell’isola di Jolo, nelle Filippine, roccaforte dei ribelli islamici. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine locali sarebbero 6 le persone morte e oltre 50 quelle ferite. "L’esplosione è avvenuta subito dopo il termine della messa – ha spiegato il soprintendente della polizia Jose Bayani Gucela – L’ordigno era su una moto parcheggiata a 100 metri dalla chiesa di Monte Carmelo". Il colonnello Arnulfo Burgos spiega invece che "l’ordigno usato è simile a quello esploso a Cotabato due giorni fa".
Molti dei feriti sono in gravi condizioni e il bilancio delle vittime potrebbe aumentare.
Dunque è un altra bomba a mietere vittime nelle Filippine, – la seconda in 3 giorni nella regione di Mindanao – questa volta esplosa nei pressi della chiesa di Monte Carmelo. Domenica scorsa un altro potente ordigno era stato fatto brillare di fronte alla cattedrale di Cotabato causando la morte di 5 persone e ferendone altre 55.
La polizia ritiene che sia stata opera del gruppo Abu Sayyaf, collegato alla rete della Jemaah Islamiah, autore tra l’altro anche del sequestro di Eugenio Vagni, operatore italiano della Croce Rossa, ancora nelle mani del gruppo separatista islamico.