Filippine. Frattini: “Salute di Vagni immutata, ma non grave”
24 Aprile 2009
di redazione
Eugenio Vagni, l’operatore della Croce Rossa rapito nelle Filippine oltre 3 mesi fa non sarebbe stato trasferito ad un altro gruppo. "Noi non confermiamo le dichiarazioni rilasciate dalle autorità filippine circa il trasferimento in altre mani", ha chiarito il ministro degli Esteri Franco Frattini definendo "la situazione molto fluida".
"Vogliamo capire davvero cosa sta accadendo -ha aggiunto il titolare della Farnesina, parlando a margine di una conferenza al ministero degli Esteri- sappiamo che le condizioni di salute di Vagni sono immutate, cioè difficoltà di movimento, ma non condizioni gravi".
Eugenio Vagni "al momento è ancora nelle mani del gruppo Abu Sayyaf". Questa la conferma giunta dal portavoce dell’unità di crisi sugli ostaggi istituita nelle Filippine, il tenente colonnello Edgar Arevalo, in una conversazione telefonica con il quotidiano locale "Inquirer". Secondo quanto riporta la testata sul suo sito online, Arevalo ha sottolineato che "la priorità assoluta rimane la sua liberazione in condizioni di sicurezza". E pur confermando il via libera all’ operazione militare ha spiegato che non c’è stato alcun blitz o operazione pericolosa. Vagni è "vivo ed è in buona salute", conferma la televisione filippina Gma, citando fonti radiofoniche.