Filippine, Partito Comunista contro l’esercito
08 Agosto 2007
di redazione
Il Partito Comunista delle Filippine (Cpp), bandito dal
paese, contesta il capo delle forze armate Hermogenes Esperon, che ha affermato
che gli uomini dell’Esercito del Nuovo Popolo (Npa), combattenti ribelli, si
sono ridotti di novecento elementi dall’inizio dell’anno.
“Le forze armate filippine non hanno riportato alcuna significativa
vittoria contro l’Npa quest’anno, ma al contrario negli ultimi mesi hanno subito
varie e significative perdite”, ha dichiarato oggi Gregorio ‘Ka Roger’ Rosal,
portavoce del Partito Comunista.
L’Npa è il braccio armato del Cpp, che ormai da decenni
lotta per trasformare le Filippine in uno stato maoista. Nella sua
dichiarazione, Rosal ha indicato una lista di scontria suo parere vinti dal Npa
lo scorso anno.
Martedì, in un suo intervento martedì alla conferenza del comando a Camp Aguinaldo,
Esperon ha detto che dalla fine dello scorso anno l’esercito è riuscito a
ridurre le forze dell’Npa di novecento elementi. L’esercito ritiene che a
tutt’oggi la guerriglia comunista conti settemiladuecento combattenti. Dal
canto suo, l’Npa sostiene di averne 12mila.