Filippine. Scontri ribelli comunisti con esercito, 23 morti
13 Novembre 2009
di redazione
È di 23 vittime il bilancio di scontri tra i ribelli del New Peoplès Army (Npa), il braccio armato del partito comunista filippino, e l’esercito a Mindanao, la seconda isola più grande dell’arcipelago. Lo hanno reso noto oggi alcuni responsabili della sicurezza locali.
Secondo quanto riferito dal vice capo della polizia di Minandao, Nestor Fajura, i ribelli hanno lanciato l’altro ieri un attacco contro una società di taglio e trasporto di legname, uccidendo tre guardie della sicurezza private e un funzionario della polizia. Nel successivo scontro con l’esercito, sono morti otto soldati e undici ribelli, mentre più di dieci militari e poliziotti sono rimasti feriti, hanno riferito alcuni responsabili della sicurezza.
L’Npa, che conta oltre 4.000 militanti, combatte da 40 anni per rovesciare il governo democratico e creare un stato comunista. Il gruppo ha provocato dal 1960 la morte di 40.000 persone ed è stato inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche dagli Usa e da alcuni stati europei.