Finanziamento illecito partiti, Pdl ci prova. M5S “Romanzo criminale”

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Finanziamento illecito partiti, Pdl ci prova. M5S “Romanzo criminale”

26 Luglio 2013

Il Pdl si azzarda a presentare un emendamento che sostituisce il carcere con una pena amministrativa o pecuniaria per il reato di finanziamento illecito ai partiti e si trova di colpo isolato, nella maggioranza e fuori. La parola "depenalizzare" è sicuramente arabo per i grilli, che parlano di "romanzo criminale". Ma anche dal Pd piovono critiche, e pure da Scelta Civica. Secondo i piddini, una norma del genere favorirebbe imputati come Penati, Scajola o Milanese, che invece a quanto pare se venissero riconosciuti colpevoli dovrebbero marcire in carcere, buon sangue di Mani Pulite non mente. "Siamo pronti a riformulare l’emendamento se non risulta chiaro, ma nella sostanza non siamo disponibili a fare mezzo passo indietro", dice Mariastella Gelmini,  convinta che il carecere sia una pena troppo dura per chi compio un errore burocratico e amministrativo. "Siamo per il massimo della trasparenza, per il massimo della tracciabilità. Di più: siamo convintamente per l’ abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e per utilizzare solo quello dei privati. Ma non dobbiamo sanzionare o colpevolizzare chi in buona fede sbaglia, dimentica un foglio". Niet, nella Repubblica degli onesti niente distrazioni se no si passa alle manette. Ahivoglia a cercare di spiegare "Se la somma del finanziamento è iscritta a bilancio ma manca la delibera del Cda, non può accadere che per errore umano di altri il responsabile legale riceva un avviso di garanzia per presunto illecito", come fa Gelmini, errare non è umano è politicamente diabolico. Qui non si tratta di coprire chi sbaglia, e chi sbaglia, evidentemente, deve pagare. Ma c’è un sottile piacere nel vedere i giusti duri e puri scattare come morsi dalla tarantola al solo sentir pronunciare la parola depenalizzare.