Finanziaria. 12 su 14 emendamenti del Governo bocciati dalla Commissione
01 Dicembre 2009
di redazione
"Bocciati" 12 emendamenti del Governo su 14 presentati. Le proposte di modifica alla Finanziaria 2010 non hanno superano il vaglio di ammissibilità della commissione Bilancio. In particolare, 7 sono stati giudicati tecnicamente inammissibili (in due casi solo parziale) mentre 5 non hanno superato l’esame perché non sono stati accompagnati dalla relazione tecnica che però può essere ancora presentata. Via libera, quindi solo per 2 emendamenti: si tratta di due misure che raggruppano banche, cedolino unico e Abruzzo, e turnover di Vigili del fuoco e Forze dell’ordine.
Sono stati bocciati al vaglio di ammissibilità gli emendamenti relativi agli accordi di programma del ministero del Turismo, al Codice delle Autonomie, alle misure sulle zone franche urbane, alle misure sulla privatizzazione della Tirrenia, e alla ripartizione dello scudo fiscale. Quest’ultimo è privo di relazione tecnica ma il giudizio è stato comunque espresso: l’emendamento potrebbe ritenersi ammissibile solo se fornisse indicazioni puntuali sulle risorse destinate ai diversi interventi e venissero specificate per ogni intervento le autorizzazioni legislative di spesa. Andrebbero inoltre definite procedure rispettose delle prerogative costituzionali del Parlamento in materia di bilancio.
Sono state dichiarate parzialmente irricevibili le norme sul dissesto idrogeologico (no ai commissari straordinari ma è stato "salvato" il miliardo di euro assegnato al ministro dell’Ambiente per la stessa finalità) e sull’anticipo delle disposizioni per il Patto sulla salute. Privi di relazione tecnica e quindi per il momento "non pervenuti", i pacchetti welfare e giustizia, la ricapitalizzazione della società Stretto di Messina, gli immobili della Difesa a Roma Capitale e un emendamento soppressivo del riordino dell’Ismea. Il Governo naturalmente può riproporre riformulandoli gli emendamenti giudicati inammissibili e presentare le relazioni tecniche mancanti per gli altri.
"L’inammissibilità per quasi tutti gli emendamenti del Governo rappresenta una svolta nell’esame della Finanziaria, che può riprendere il suo percorso parlamentare senza le pesanti interferenze su temi rilevanti che nulla hanno a che fare con le questioni di bilancio". Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio della Camera, Pierpaolo Baretta, commenta l’esito dell’esame di ammissibilità. Baretta si augura che ora "il Governo non intralci ulteriormente il lavoro del Parlamento al fine di arrivare, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Camera, a una conclusione senza il ricorso alla fiducia".