Finanziaria 2009. La rivoluzione del governo per sanare i conti

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Finanziaria 2009. La rivoluzione del governo per sanare i conti

06 Agosto 2008

E’ finita una manciata di minuti prima delle 14 a Palazzo Chigi la conferenza stampa in cui i ministri Tremonti, Scajola, Matteoli, Sacconi, Brunetta e Calderoli hanno illustrato il ddl Finanziaria per il 2009.

Il ministro dell’Economia ha chiarito che  il primo obiettivo del governo è quello della stabilizzazione dei conti entro il 2011, ultimo anno della manovra economica triennale che ammonta a 36 miliardi. La necessità di pareggiare il bilancio deriva dal "deterioramento" della situazione dei conti pubblici che ha vissuto l’Italia nel primo semestre dell’anno a causa delle scelte in campo economico operate dal precedente governo. Ma ora, con la Robin  Hood Tax, Tremonti correggerà gli errori fatti. E con un pizzico di ironia il ministro ha aggiunto: "Nessuno è passato dall’ufficio brevetti. Non intendiamo fare un’azione di diritto d’autore contro il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti", riferendosi all’intenzione di Barack Obama di realizzare anche negli Usa una misura di questo tipo.

Per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie il ministro ha annunciato che dall’anno prossimo si darà il via al "piano casa" contenuto sulla manovra: "Prevediamo di partire già dal prossimo anno con 20 mila nuovi alloggi, la prima tranche, è un impegno che pensiamo di mantenere".

L’Italia è un ”Paese solido” e ha ”elementi di forza, pur in una crisi internazionale”, ha detto Tremonti che ha sottolineato anche la ”solidità del sistema bancario” e il fatto che, nella strategia della competizione, l’avere un sistema produttivo basato sull’ impresa manifatturiera ”sarà alla fine un vantaggio. Pensiamo che il nostro paese ha elementi di forza, pur in una crisi internazionale – ha continuato il ministro-. Il sistema bancario italiano, a differenza di altri sistemi, è solido. Le prime due banche sono tra le prime 10 banche del mondo per capitalizzazione. Il sistema assicurativo italiano replica queste caratteristiche di solidità”. Tremonti ha poi portato l’analisi sul fronte della famiglie. ”Le famiglie italiane sono molto meno indebitate e anzi hanno più risparmio e meno debito rispetto ad altre popolazioni in altri Paesi. E per inciso i provvedimenti dei mutui crediamo che più passa il tempo e più sarà considerato come fondamentale in questa strategia. Più passa il tempo e più si modificano le strutture dei tassi e sarà evidente la struttura a rata fissa del provvedimento”. Tremonti ha poi sottolineato anche che ”il sistema industriale italiano si è ristrutturato ed è passato verso una fase di criticità per l’ingresso nell’euro. Ma per una buona parte si è ristrutturato”.

Nessuna anticipazione invece su Alitalia nel corso della conferenza stampa del governo. Alla domanda del giornalista, rivolta al ministro dell’Economia Tremonti, sulla situazione della compagnia aerea, ha risposto subito Gianni Letta: "Alla seconda domanda –  ha detto – il ministro risponderà il 10 settembre in Parlamento". "Sì – concorda Tremonti – risponderemo nelle sedi istituzionali".

La rappresentazione della realtà sul caso della governance di Expo 2015 data dai giornali, con le ‘liti’
nella maggioranza, è definita da Tremonti "impropria" perché in realtà "è solo una discussione pacata e costruttiva dentro Palazzo Chigi" per trovare la soluzione migliore.  Quanto alla possibilità che sia il Cipe a gestire l’organizzazione dell’evento o un organismo di nuova istituzione, il Cipem, Tremonti spiega di "preferire il Cipe, che mi sembra possa andare bene modulandolo e riconoscendo interessi e ragioni, ma di non avere alcuna preclusione sul Cipem".

Il ministro ha anche annunciato che l’agenda di Lisbona è già stata realizzata per due terzi: "Ci resta di completare per un terzo e il nostro obiettivo è ottenere quanto prima l’approvazione di questo ultimo terzo dal Parlamento. Possiamo dire che con questo provvedimento siamo il Paese che più di tutti ha realizzato l’agenda di Lisbona – aggiunge -. Abbiamo fatto tutto ciò che ci sembrava ragionevole e compatibile con il nostro ordinamento”.

A proposito del modello di "banca di sistema" messo a punto per Mediobanca dal presidente Cesare
Geronzi, Tremonti ha espresso pieno apprezzamento "Assolutamente sì", risponde il ministro ai giornalisti
che a margine di una conferenza stampa a palazzo Chigi gli chiedevano un giudizio sul modello che Geronzi intende seguire per Mediobanca. Le banche di sistema "ci sono in tutta Europa", aggiunge.

Parlando di infrastrutture "quello che serve – ha detto Tremonti – è una regia e i protagonisti di questa regia potranno essere il Cipe e la Cassa depositi e prestiti. Io –  haaffermato il ministro – credo che il problema del paese non è la quantità di capitali da investire in infrastrutture, ma fare le infrastrutture. Il problema è quindi una regia per le infrastrutture". "La nostra strategia è quella di fare questa regia attraverso il Cipe e la Cassa depositi e prestiti, che verranno utilizzate in questa strategia", ha aggiunto Tremonti.

E’ soddisfatto il ministro per aver conseguito il risultato di anticipare a prima dell’estate la manovra economica triennale ed aver avviato l’esame del ddl Finanziaria. Presentare una manovra triennale prima dell’estate è stato "oltre che strategico nella logica europea, anche saggio per il nostro Paese" vista "la difficile congiuntura internazionale" e "il deterioramento nel primo semestre dell’anno".

Il ministro ha ribadito poi che la Finanziaria per il 2009 sarà approvata a metà settembre. "La sostanza della legge finanziaria è legge dello Stato, la forma – ha detto – sarà legge quando sarà presentata a metà settembre. I contenuti sostanziali sono nel decreto legge, ma – ha ribadito – il provvedimento di legge finanziaria e legge di Bilancio saranno formalizzati entro settembre, come prevede la legge, quando saranno stati acquisiti tutti i dati dei bilanci dei ministeri.

 Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta  approfitta dell’occasione per risponde alle polemiche sulla governance dell’Expo 2015. "Si discute, non è una lite – spiegando, è un confronto nel quale ognuno dice la sua idea per arrivare alla soluzione migliore". Nel governo "ci si confronta per trovare l’organizzazione e la definizione migliore dell’organismo che dovrà presiedere a un evento così importante".

Fugando ogni dubio su possibili contrasti con il titolare di via Venti Settembre, Letta aggiunge: "Uno dei primi grandi risultati del governo lo dobbiamo sia al presidente del Consiglio sia alla genialità e la creatività del ministro dell’Economia al quale desidero dire grazie".

"Sono fiducioso – ha continuato Letta – che si arriverà alla soluzione più utile per il fine che ci si è preposti. Anche di fronte a qualche malignità scritta io desidero dare atto a Tremonti e al governo di questo risultato molto importante".

”Ogni anno si parla della necessità della riforma della finanziaria e della legge di bilancio – ha concluso Letta -. Quest’anno un passo serio forte deciso verso la riforma del nostro sistema si è fatto. Lo si deve a Giulio Tremonti, ministro che tutti conoscete, per intelligenza, serietà e capacità innovativa, che ha saputo portare nel giro di pochissimi giorni e prima della abituale e rituale sessione di settembre una riforma che non è ancora completa, che sarà successivamente completata, ma che ha rappresentato una grande novità, forse una rivoluzione”.