Finanziaria: Dini. “Restano dei nodi da scogliere”
11 Novembre 2007
di redazione
La manovra finanziaria varata dal governo non piace molto al leader dei liberaldemocratici, Lamberto Dini, che la giudica “debole”, se il suo partito non voterà la riforma il prossimo mercoledì potrebbe aprirsi una crisi di governo.
“Mi riservo fino all’ultimo il giudizio complessivo sulla Finanziaria” osserva Dini, che poi aggiunge un giudizio sulla manovra economica del governo: “Questa è una Finanziaria debole che non riduce la spesa e la tassazione. Noi abbiamo presentato degli emendamenti, alcuni li abbiamo ancora da discutere”.
Se potesse intervenire per cambiare qualcosa, il capo dei liberaldemocratici eliminerebbe il ticket: “Eliminare i ticket è una cosa popolare ma costosa, si potrebbero fare altre cose per aiutare le imprese e creare posti di lavoro”.
Sulla nuova legge elettorale proposta dal neo leader del PD, Dini ha le idee chiarissime: “Veltroni sembra sposare quasi un proporzionale puro che favorisce la frammentazione dei partiti e non garantisce la governabilità. Io sono per un sistema a collegi uninominali”.