Finanziaria regionale, cooperative e piccole imprese chiedono spazio
11 Gennaio 2012
Il Molise si prepara ad affrontare la sfida del Bilancio e della Finanziaria regionale per il 2012. I due documenti saranno esaminati e poi votati dal Consiglio regionale entro fine mese. Un passo decisivo per il governo Iorio per impostare quella politica di “rigore”, ma anche di crescita, annunciata dal presidente della Regione, riconfermato lo scorso novembre alla guida dell’ente. Il dibattito su Bilancio e Finanziaria è stato allargato anche alle parti sociali. I rappresentanti dei sindacati, delle imprese e delle associazioni del Molise si sono ritrovati ieri, a Campobasso, per discutere del futuro della Regione e non sono mancate le critiche sulle strategie da attuare per lo sviluppo del territorio. Critiche sollevate, nello specifico, dal mondo della cooperazione.
Confcooperative, Legacoop e Agci non hanno gradito le linee adottate dall’Esecutivo riguardo a un settore che in Molise dà lavoro a migliaia di persone e sono decine le imprese che operano in vari campi, dall’agroalimentare, al turismo, al manifatturiero, alla sanità, ai servizi alla persona. Per la verità, il mondo molitico ha riconosciuto l’importanza delle imprese cooperative in Molise approvando nel 2009 una specifica legge regionale e prevedendo aiuti e agevolazioni. Ma ora, spiegano le tre associazioni di categoria, quella stessa legge non ha copertura finanziaria. I fondi si troveranno, assicura la Regione, anche perché sia maggioranza che opposizione si dicono “sensibili” a sostenere tutte le imprese cooperative molisane. “Molte Regioni Italiane, tra cui il Molise – ha detto Domenico Calleo, presidente regionale di Confcooperative – hanno emanato leggi a sostegno della cooperazione come strumento per favorire lo sviluppo locale e la crescita dei territori”. Ma per evitare che questi provvedimenti restino solo annunci, ora occorre farli seguire da azioni concrete. Una lacuna che Domenico Calleo ha chiesto di colmare tenendo conto che il 2012 è stato proclamato dall’Onu come anno internazionale della cooperazione. “Lo sarà anche per il Molise?”, si è chiesto il presidente regionale di Confcooperative.
Tenendo conto degli ultimi dati diffusi da Fondazione Impresa, che mettono il Molise ai primi posti in Italia per assunzioni a tempo indeterminato nelle cosiddette “microimprese” (quelle con meno di dieci addetti), risulta evidente che la politica deve avere un occhio di riguardo anche per le piccole attività. Quasi il 40 per cento delle assunzioni in Italia nel 2011 sono avvenute nelle microimprese e per la prima volta è il Mezzogiorno a superare il Nord, con Sicilia, Campania e Molise che vanno oltre il 60 per cento delle assunzioni. Forse occorrerebbe riflettere su questi numeri e non concentrarsi esclusivamente sugli aiuti alla grande industria, sempre più in crisi. Anche in Molise si dovrebbe avere più coraggio nel promuovere e investire nelle cooperative e nelle piccole imprese. La strategia della Regione, eppure, non sembra andare in questa direzione, forse anche questa volta colpa della necessità di fare i conti con le scarse risorse a disposizione.