Finanziaria: tutte le promesse di Padoa Schioppa

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Finanziaria: tutte le promesse di Padoa Schioppa

25 Settembre 2007

Le rendite finanziarie non subiscono alcuna variazione di aliquota. Stavolta a parlare non è un esponente del centrodestra ma il presidente del consiglio in persona. E sulla Finanziaria, alla vigilia del vertice di maggioranza, nell’Ulivo è scontro. Ma mentre sulle rendite si combatte un duello a distanza (Prodi ha replicato alla richiesta di tassazione unica al 20% direttamente da New York), il ministro Tommaso Padoa Schioppa, in audizione  davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha presentato una documentazione che parla dei buoni propositi della Finanziaria 2008. Una sorta di anticipazione in vista del vertice di maggioranza in programma per domani, dalla quale viene fuori l’intenzione di presentare una Manovra snella basata non più su maggiori tasse ma su minori spese. Peccato che, come ammesso da Tps, all’indirizzo del Tesoro siano arrivate richieste di maggiori spese per 20 miliardi a fronte di 5 miliardi di spese “compensate”.

Manovra tra 8 e 11 miliardi grazie ai tagli dei ministeri
La manovra sarà più “leggera, trasparente e leggibile”. Si articolerà in 9 punti, rivela il ministro, “arresterà la crescita della pressione fiscale”, “semplificherà il sistema delle imposte” e “inizierà a restituire le risorse ai contribuenti”. Le risorse saranno trovate “a pressione fiscale invariata e solo attraverso minori spese”. La “dimensione della manovra dipenderà da quanto riusciremo a trovare seguendo questo metodo”. Padoa-Schioppa ha poi rivolto una sollecitazione agli enti territoriali, affinché si impegnino a sfruttare i margini di riduzione di spesa. Dai ministeri sono arrivate richieste di maggiori spese per 20 miliardi a fronte di 5 miliardi di spese “compensate”. Ciò significa che “per ogni euro compensato, ce ne sono quattro di richieste nuove”, ha detto Tps

Nodo rendite finanziarie
E’ scontro nell’Unione. I tempi sono stretti, considerato che la discussione sulla Finanziaria è fissata per domani. Così, bersagliato dal fuoco amico, Prodi si è affrettato a mettere i paletti di rito (pur ribadendo il suo sostegno all’iniziativa): “Non ho rinunciato a questo progetto, ma il programma va attuato nei tempi e nei modi giusti e dopo le tensioni nei mercati internazionali registrate ad agosto, non è questo il momento per intervenire”. E pronta è arrivata la replica di Rifondazione Comunista, che attraverso il capogruppo alla Camera del Prc, Gennaro Migliore, stamani ha sferzato un nuovo colpo contro Prodi: “La tassazione delle rendite finanziarie fa parte del programma dell’Unione e per questo va fatta. Fare la scelta della tassazione al 20 per cento è una misura di equità per impedire che chi lavora paghi molte più tasse di chi specula sul capitale finanziario”.

Tesoretto: 7 miliardi in più
Il nuovo extragettito è stato quantificato con l’emendamento Sartor in Senato alla legge di assestamento del bilancio 2007. Nell’audizione il ministro ha confermato che “ci sono circa sette miliardi aggiuntivi che si derivano per circa 3/4, forse 2/3, dalle maggiori entrate e la restante parte da minori spese”. Padoa Schioppa ha spiegato che si tratta di “un sovrappiù di risorse delle quali possiamo disporre nel rispetto dell’obiettivo dell’indebitamento netto indicato nel Dpef al 2,5% a fine 2007”.

Protocollo sul welfare
Il protocollo sul welfare finirà in un collegato alla finanziaria. Un’ipotesi già circolata e che il ministro ha confermato. Insieme al ddl finanziaria per il 2008 sarà varato un collegato su lavoro e previdenza e un decreto legge che agirà sui conti 2007 ed eventualmente altri collegati.

Sgravi sulla casa
Nella Finanziaria 2008 “ci saranno riduzioni fiscali sulla casa. Secondo quanto riferito da Tps la manovra conterrà “importanti semplificazioni fiscali, che riguarderanno soprattutto il sistema delle imprese; integrale attuazione del protocollo di luglio sul lavoro; investimento in capitale umano e fisico; aiuti alla cooperazione e allo sviluppo; risparmi di spesa dei dicasteri”.

La crescita frena
Nel 2008 la crescita dell’economia sarà frenata dalla congiuntura internazionale: l’effetto della crisi dei mutui subprime sull’economia “può essere più negativo di quanto pensiamo”.  Il titolare di via XX Settembre ha spiegato che “il rallentamento dell’economia mondiale ci porta a un leggero abbassamento della stima della crescita 2007 e probabilmente un abbassamento un po’ più consistente nel 2008. Le stime erano rispettivamente al 2% e all’1,9%. Può darsi che quest’anno si resti sotto al 2% e sappiamo già che l’Fmi per il 2008 si orienta sull’1,6% e Confindustria sull’1,3 %. La nostra previsione sarà probabilmente intermedia fra queste due”. In ogni caso non ci sarà bisogno di una manovra di correzione ai fini del rapporto deficit/pil.

E.Z.