Fini a mani libere

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Fini a mani libere

29 Novembre 2007

Povero Fini, c’è davvero da compatirlo. Pensate vivere 14 anni con le mani legate. Sembra ancora di vederlo: incatenato alla vice-presidenza del consiglio, e poi in ceppi alla Farnesina, come ministro degli Esteri, con le mani legate in giro per il mondo.

Ieri finalmente ha fatto sapere di avere le mani libere. Era ora. Ma chi gliele aveva incatenate? Il feroce Berlusconi? Viene da chiedersi come abbia fatto a resistere tanti anni, così umiliato e offeso, in condizioni che neppure uno schiavo accetterebbe così a lungo.

Fini ha anche aggiunto che si sente le mani libere sulle tivvù. Chissà se anche il suo collega di partito Gasparri ha scritto la legge di riforma mentre era in catene e quanto abbia sofferto se è così.

Anche sulla giustizia Fini fa capire di avere sino ad oggi piegato la testa ai voleri del Cav. e con lui probabilmente tutto il suo partito quando sostenne la riforma Castelli. Mani legate tutti per tenere Berlusca a piede libero.

Ma adesso sì che la scena politica italiana si ravviva e si fa interessante.

Di cosa sarà capace Gianfranco Fini finalmente a testa alta e a mani libere?