Fini: anche il centrodestra verso il partito unitario
17 Ottobre 2007
di redazione
Qualche giorno dopo le primarie del Partito
democratico il leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini,
torna a rilanciare un progetto di aggregazione del
centrodestra, ribadendo la necessità di andare subito al voto
in caso di caduta del governo Prodi.
“Lo sforzo di aggregazione di chi sta lavorando alla
nascita del Partito democratico va guardato con grande rispetto
– ha spiegato il leader di An a “Famiglia Cristiana” – Per chi come me crede nel
sistema bipolare, tutto quello che semplifica e aggrega è positivo. Non è un mistero che nel Centrodestra mi sono speso
in più occasioni a favore del passaggio da una semplice
alleanza alla costruzione di un partito unitario. Ma Berlusconi
si è concentrato di più sulla ‘spallata’ al Governo di Romano
Prodi, aprendo però la porta a una federazione come primo
passo verso il partito unitario e già questo mi pare un
discreto inizio. Però, quando torneremo a votare sarà
doveroso presentare un progetto che non può essere la semplice
riproposizione del patto con gli italiani”. Si tratta – continua l’ex premier – di “semplice necessità politica di
aggiornare la proposta con contenuti nuovi. Io ci sto provando
con la Fondazione che ho messo in moto, introducendo elementi
di novità, per non giocare solo di rimessa”. “Prima ci liberiamo di questo Governo meglio è per
l’Italia – continua ancora Fini – Si deve andare subito a
votare in caso di crisi”. “Il Paese
non si può permettere periodi confusi o fasi di decantazione. Ora Berlusconi è chiaro su questo punto”.
Poi Fini interviene sul rapporto con Casini e Berlusconi. “Quando si e’ in presenza del capo di un partito
che prende il 25-30 per cento dei voti, di cosa si discute? E
infatti Pier Ferdinando si è di nuovo unito a noi, avendo
capito che nell’ultimo anno e mezzo le ha sbagliate tutte. Casini pensava che Berlusconi fosse bollito dopo il voto e
che fosse destinato a essere rapidamente archiviato. Invece
Berlusconi è più vitale di un grillo. Credeva che Prodi fosse
inaffondabile e invece, dopo 18 mesi, e’ archiviato. Pensava
che si scomponesse il sistema bipolare e invece regge. Bisogna
ricominciare a ragionare sull’altra parte dell’analisi di
Casini, vale a dire che serve un nuovo Centrodestra. Su questo
siamo d’accordo”.