Fini: “non conta dialogo ma confronto serio sul merito”
20 Dicembre 2008
di redazione
Più che il dialogo alle forze politiche viene chiesta una comune assunzione di responsabilità e la volontà di confrontarsi seriamente su alcuni temi centrali per il Paese. È quanto afferma alle telecamere di Tg Parlamento il presidente della Camera, Gianfranco Fini, osservando "il giorno in cui ci sarà non il dialogo ma la volontà di prestare attenzione a ciò che dice l’altro, quello sarà un momento positivo".
Lasciando da parte la parola ‘dialogo’, "perchè a volte non c’è peggior cosa di un dialogo tra sordi", Fini si dice "ancora più convinto della necessità per le forze politiche di una comune assunzione di responsabilità. Questo – spiega il presidente della Camera – non vuol dire essere d’accordo su tutto ma confrontarsi in modo serio e approfondito su alcuni grandi problemi che ha l’Italia come la crisi economica, le questioni che riguardano il futuro dei nostri figli e quindi scuola e università, e il rapporto tra istituzioni come certamente quello con il potere giudiziario". Proprio alcuni di questi temi saranno all’Odg dell’aula della Camera alla ripresa dopo le vacanze natalizie. Il primo provvedimento sarà proprio la conversione del decreto Gelmini, seguito da quello messo a punto dal Governo per arginare la crisi economica: "Il presidente della Camera – sottolinea Fini -non può dire se il Governo fa bene o fa male, ma auspico che la Camera ne discuta con serietà, col tempo necessario e in un clima che non può essere quello di una incapacità di riconoscere le ragioni altrui".
fonte: APCOM