Fini s’impegna al rispetto della libertà di coscienza sul biotestamento

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Fini s’impegna al rispetto della libertà di coscienza sul biotestamento

23 Settembre 2009

Gianfranco Fini si è impegnato a far sì che l’imminente dibattito parlamentare sulla legge sul fine-vita si svolga nel doveroso rispetto del diritto di ogni deputato di esprimersi secondo coscienza. È quanto emerge al termine dell’incontro a Montecitorio tra il presidente della Camera e i radicali Marco Cappato, presidente dell’associazione Coscioni, Rocco Berardo, presidente dell’associazione "A buon diritto" e Luigi Manconi.

Nel corso dell’incontro, durato una ventina di minuti, Fini ha anche espresso l’auspicio che il dibattito alla Camera si svolga in un clima pacato e scevro da ogni pregiudizio: "Il presidente della Camera – riferisce Manconi – ha ricevuto da noi un dischetto contenente i nomi di oltre 3300 cittadini che hanno compilato un testamento biologico. E una prima valutazione dei dati che emergono da queste dichiarazioni di volontà. Da parte sua ha affermato con determinazione il suo impegno a garantire che l’imminente dibattito si svolga con la massima serenità e pacatezza, in un clima scevro da pregiudizi e in cui la libertà piena di coscienza di ogni singolo parlamentare sia interamente rispettata".

Cappato ha ricordato che questi 3300 testamenti biologici raccolti sono "già validi e vincolanti perché se la giurisprudenza ha riconosciuto la manifestazione della volontà, espressa in modo orale e ricostruita attraverso testimonianze, di Eluana Englaro, a maggior ragione una disposizione scritta ha valore e deve essere rispettata. Semmai – avverte l’europarlamentare radicale – c’è chi vuole fare la corsa contro ciò che è possibile fare, cioè contro il testamento biologico".

Poi Cappato lancia l’affondo contro la Rai: "Avremmo voluto spiegare queste cose in Tv, ma dal febbraio 2008 gli spazi per l’accesso sono sospesi" per una vicenda di "poltrone e sottopoltrone". "È una violazione di legge, e su questa violazione presenteremo al presidente Fini un dossier documentato già nelle prossime ore". La vedova di Piergiorgio Welby ha infine consegnato al presidente della Camera il libro del marito "Lasciatemi morire" e ha ricordato come nel X municipio di Roma è aperto un registro per il testamento biologico e ogni settimana 20 persone si presentano su prenotazione per depositare le proprie volontà.