Finis Europae: come reagisce alla crisi l’Europa del sud

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Finis Europae: come reagisce alla crisi l’Europa del sud

04 Dicembre 2011

Si parla ufficialmente di "deficit democratico" dell’Europa, di crisi delle sue classi dirigenti e della politica spodestata dalla tecnocrazia. La Ue è al bivio: seguire la strada percorsa fino a oggi, e cioè dare più potere a Bruxelles (al Superstato europeo più che agli Stati Uniti d’Europa), oppure rispondere al processo di frammentazione dell’Unione connotando questa parola in senso positivo, all’insegna del motto "less is more".

Basta con la devoluzione delle competenze agli organismi sovranazionali, è tempo di riacquistare sovranità e difendere i rispettivi interessi nazionali. Come? Immaginando inedite reti di alleanze determinate dal nuovo equilibrio di potenza sorto all’interno della Ue. Quali? Per esempio un’intesa possibile ed auspicabile tra Italia, Spagna e Grecia, che risponda allo strapotere tedesco, sul terreno delle grandi questioni come lo sviluppo delle infrastrutture, la sicurezza e l’immigrazione, il destino dell’euro e le politiche di cooperazione.

Diamo il via ad una serie di articoli, traduzioni ed approfondimenti che provano ad esplorare la fattibilità di un ripensamento del Mediterraneo, a metà tra passato e futuro, realismo e sforzo visionario, ambizione politica ed interesse economico.

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