Finish, Dash… e Coccolino per Roberto Speranza

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Finish, Dash… e Coccolino per Roberto Speranza

26 Novembre 2013

di Ronin

Ieri Pier Ferdinando Casini, oggi il democratico Francesco Boccia. Si allunga la lista di chi s’interroga non pregiudizialmente sul voto di decadenza contro Silvio Berlusconi. Intervistato su Radio24, Boccia ha ricordato che in un Paese normale si sarebbe aspettata la delibera della Corte sull’interpretazione della Legge Severino. Tanto è bastato per far tuonare il suo capogruppo alla Camera, Roberto Speranza: "dopo il terzo grado di giudizio, in caso di sentenza di condanna, si decade. Punto".

Del resto sempre Speranza è convinto che nel caso di Berlusconi "in altri contesti e con una diversa considerazione della res pubblica, non ci sarebbe nemmeno bisogno di un voto del parlamento: sarebbero intervenute dimissioni volontarie". Strada a senso unico, dunque, quella imboccata dalla parte del Pd che si sta sfregando le mani in attesa di esporre al suo elettorato la testa dell’avversario di sempre.

Intanto  i mattatori del partito, Cuperlo e Renzi, si divertivano a immaginare cosa accadrà a Letta quando saranno loro i leader. Una guerra dei detersivi dove al "Finish" renziano ha fatto da contrappunto il "se vinco io, o Enrico Letta fa quello che dico oppure… Dash" twittato da Cuperlo. Verrebbe da pensare che a Speranza si potrebbe regalare allora un confezione maxi di Coccolino. Anche se forse non basterebbe ad ammorbidire la dura corazza del cacciatore di caimani.