Finto agguato a Fini, la Procura di Bari indaga per attentato eversivo
28 Dicembre 2010
di redazione
La Procura distrettuale di Bari ha aperto un fascicolo per "attentato per finalità terroristiche o di eversione" (art.280 del codice penale) in relazione ai contenuti dell’editoriale di ieri del direttore di "Libero", Maurizio Belpietro, riguardante il progetto di un attentato al presidente della Camera, Gianfranco Fini, da compiere in una sua prossima visita ad Andria. L’ipotesi di reato è nei confronti di sconosciuti.
Il procuratore aggiunto Armando Spataro ha trasmesso alla Procura di Bari una copia della deposizione del direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ascoltato ieri pomeriggio per due ore in relazione al presunto progetto di attentato al presidente della Camera Gianfranco Fini, di cui ha scritto in un editoriale pubblicato ieri. Sulla vicenda. Secondo il direttore di Libero, il progetto prevedeva "l’impegno di attribuire l’organizzazione dell’agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio". Ieri anche la procura di Trani ha aperto un fascicolo conoscitivo sulla vicenda. Poi però era intervenuta la procura distrettuale antimafia di Bari in quanto competente in relazione a tale tipo di ipotesi di reato ai danni di alte cariche dello Stato.
Intanto, in relazione a quanto pubblicato ieri ed oggi dai quotidiani Giornale e Libero, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha dato mandato di adire le vie legali a tutela della propria onorabilità. Ieri Libero aveva parlato del "finto attentato" al presidente della Camera. Oggi il Giornale titola invece in prima pagina: "L’intervista a luci rosse che getta fango su Fini", con riferimento alle affermazioni di una "escort che sostiene di aver incontrato il leader di Fli".