Fiorello, il tuo “spettacolo dopo il weekend” è (quasi) il più grande
22 Novembre 2011
Devo ricredermi almeno in parte (per fortuna). Stavolta, seppur con le dovute riserve, quello di ieri sera è stato quasi il “più grande spettacolo dopo il weekend”. Dopo un inizio pigro e “noioso”, come ha malignamente cinguettato Sabrina Guzzanti, Fiorello è tornato Rosario.
Ironicamente melodrammatico quando intona “Ciao ciao Brambilla, Bossi e Frattini… Ora ricordo lo so chi e il ciao più grande va a Berlusconi… Ma piove piove, minchia come piove, governoooo la la la la –dro”, scimmiottando Modugno per salutare il governo dimissionario. Indiscusso one man show quando duetta con Michael Bublè sulle note della celebre e superswing Save the last dance for me mixata con Io vagabondo. Irriverente nella parodia di Salvo Sottile alle prese con crimini e sangue a “Quarto Grado”. Strepitoso nei panni di ‘Morgano’, lo spietato ed egocentrissimo giudice di XFactor che boccia le ugole di Caparezze e Giuliani Sangiorngi vari ed eventuali.
Rosario, che una settimana fa ritornava a concedersi al grande pubblico di Rai1 dopo anni di resistenze e corteggiamenti, ha ritrovato lo smalto di “Stasera pago io” e di “Viva Radio2”. C’è da dire che, almeno personalmente, tutta l’attesa e il “sì, torno, forse no, si vedrà” ha caricato a tal punto le aspettative che si sarebbe attesi qualcosa in più da lui. O meglio, qualcosa di nuovo: più personaggi (che vadano oltre l’abusatissima Carla Bruni), sketch più dissacranti, numeri sorprendenti. Per dirla in breve, quel quid che lo ha sempre reso il numero uno.
Insomma, mamma Rai ha di nuovo il suo ‘Fiore’ all’occhiello e noi tutti ne siamo stracontenti. E noi abbiamo ritrovato un po’ di quella televisione italiana che riunisce davanti agli schermi le famiglie di cui avevamo bisogno, in barba a reality show, talent show e talk show. Risate (ritrovate nella seconda puntata) a parte, però, un po’ d’amaro in bocca resta. Ma ci auguriamo che il Rosario che abbiamo visto brillare ieri, col passare delle settimane esploda all’ennesima potenza.