Firme oltre i 7 milioni e Berlusconi annuncia un nuovo partito
18 Novembre 2007
di redazione
Quasi contemporaneamente nella sede Forza Italia a Roma venivano annunciati i risultati della raccolta firme raccolte all’insegna dello slogan: “subito al voto”, e a Milano, in uno dei gazebo della città, Silvio Berlusconi, proclamava la nascita del nuovo Partito del Popolo Italiano, nato proprio sull’onda della mobilitazione dei gazebo.
A Roma, Sandro Bondi ,assieme ai vertici del parito, ha presentato in conferenza stampa i risultati della raccolta firme alle 17 di domenica: 6.800.000 sono quelle raccolte ai gazebo, alle quali si aggiungono, 71.580 arrivate per telefono e le 156.164 arrivate su internet, per un totale di 7.027.734.
Bondi ha descritto il risultato e la macchina organizzativa che lo ha reso possibile come un grande esempio di democrazia e partecipazione che non ha precedenti nella storia d’Italia.
Ha ringraziato i pochi politici che hanno riconosciuto l’importanza dell’evento: Bossi, Rotondi, Capezzone, e ha notato come le parole di Casini non fossero invece state “adeguate”.
Poco prima in piazza San Babila a Milano, davanti ad un gazebo affollato, Silvio Berlusconi ha fatto il suo pubblico annuncio: “Oggi nasce ufficialmente qui il nuovo grande partito del popolo italiano, un partito aperto che e’ contro i parrucconi della vecchia politica. Invito tutti ad entrare senza remore e a venire con noi, questo e’ quello che la gente vuole”.
Berlusconi, attorniato da cori da stadio e urla e da una grande bolgia, ha arringato la folla con un megafono per poi improvvisare un comizio in mezzo alla piazza. Ai giornalisti che gli chiedevano se ci sarebbe stata una conferenza stampa, Berlusconi ha risposto: “Piu’ conferenza stampa di questa, in mezzo alla gente…
Il numero uno di Forza Italia, poi, ha spiegato che i gazebo – che in questi giorni hanno raccolto le firme per un ritorno al voto – resteranno aperti tutta la settimana e che cercheranno di essere presenti in tutte le regioni italiane.
Berlusconi ha anche fatto capire che il nuovo partito potrebbe aprire al dialogo sulle riforme: “Se l’altra parte avanzerà proposte o dirà si alle nostre, saremo lieti di trovare per il nostro paese una direzione che arricchisca la democrazia, lo sviluppo e la libertà”.