Fisco: Cgia, via tasse prima casa avvantaggia meno abbienti
19 Ottobre 2015
di redazione
Il taglio di Tasi e Imu sulla prima casa avvantaggerà i meno abbienti. E’ la Cgia di Mestre a propendere per questa lettura delle norme inserite dal governo nella legga di stabilità 2016. Correttezza statistica vuole, infatti, rileva la nota degli artigiani di Mestre, che la valutazione dell’impatto e il confronto che ne segue venga fatto con riferimento all’incidenza del risparmio sul reddito disponibile del proprietario interessato dall’abolizione delle imposte sulla prima casa. Ed è da questo punto di vista che "le famiglie meno abbienti beneficeranno dei risparmi più importanti” anche se, mutando prospettiva e analizzando il solo risparmio fiscale, la classifica verrebbe completamente ribaltata a favore dei più ricchi. Infatti, dai dati sulla distribuzione dei proprietari di prima casa sia per fasce di reddito che per imposta pagata, calcola ancora la Cgia, coloro che presentano un reddito fino a 10.000 euro, il taglio di Imu e Tasi beneficeranno di un risparmio medio di 152 euro che incide per il 3% sul reddito disponibile. Per la fascia di reddito successiva, invece, che va da 10.000 a 28.000 euro, invece, il risparmio medio sale fino a 161 euro, ma l’incidenza sul reddito scende all’1%. In buona sostanza, dicono ancora gli artigiani di Mestre, al crescere del reddito aumenta il vantaggio fiscale, ma si riduce progressivamente l’incidenza sul reddito. Per coloro che presentano un reddito medio disponibile di 100.000 euro, lo sgravio è di 362 euro, ma l’incidenza si abbassa allo 0,58 per cento.
Ovviamente è esattamente il contrario se la comparazione viene effettuata prendendo in esame il risparmio fiscale in termini assoluti: ad avvantaggiarsene maggiormente saranno i proprietari di ville, castelli e abitazioni di lusso. Infatti, dice ancora la Cgia, per i possessori delle abitazioni di categoria A2 (tipo civile) il risparmio sarà di circa 227 euro all’anno, per quelle A3 (tipo economico) di 120 euro, mentre i possessori di una abitazione di tipo signorile o di una villa beneficeranno di un ”regalo” attorno ai 1.830 euro. I proprietari di castelli, infine, potranno usufruire di un risparmio che dovrebbe sfiorare i 2.280 euro.