Flessibilità, Moscovici: “Non escludo flessibilità nel 2017 con rispetto impegni”

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Flessibilità, Moscovici: “Non escludo flessibilità nel 2017 con rispetto impegni”

19 Maggio 2016

 La Commissione Europea ritiene, dopo aver analizzato i fattori rilevanti, che il debito pubblico dell’Italia, insieme a quelli di Belgio e Finlandia, rispetti il patto di stabilità, ma “per l’Italia la Commissione rivedrà la sua valutazione dei fattori rilevanti in nuovo rapporto entro novembre, quando ulteriori informazioni sulla ripresa del cammino di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine per il 2017 saranno disponibili”.

Così, confermando lo spirito conciliante emerso negli ultimi giorni, la Commissione europea ha dato il via libera alla legge di Stabilità italiana per il 2016, in cambio di promesse per il 2017. A causa di un debito ancora molto elevato, Bruxelles ha però annunciato un nuovo rapporto sull’indebitamento dell’Italia entro novembre. Sarà l’occasione per fare il punto sulle finanze italiane, mentre la Commissione è critica sui limitati tagli alla spesa e su una mancata liberalizzazione dei servizi.

Nel corso di una conferenza stampa, il commissario degli Affari monetari, Moscovici, ha dichiarato: “Abbiamo fatto un rapporto sul debito di tre paesi: Belgio, Finlandia e Italia. In questo momento prevalgono fattori rilevanti tali da considerare la situazione in linea con il Patto di Stabilità. Non vi è necessità di aprire una procedura di infrazione”. Il caso italiano è però più controverso di quello belga e finlandese, anche perché il governo ha chiesto generosa flessibilità di bilancio nel 2016. E ha aggiunto: “l’Italia voleva il massimo possibile di flessibilità prevista dalle regole e noi abbiamo istituito un legame tra queste flessibilità e il ritorno verso il percorso di bilancio dall’anno prossimo. Abbiamo avuto diversi giorni di intensi dibattiti con Pier Carlo Padoan e il suo team; credo di aver almeno dieci bilaterali con il ministro; e abbiamo ottenuto un impegno chiaro, sul quale saremo vigili. Su questa base, su cui siamo stati esigenti e sulla quale rimarremo vigili, abbiamo concluso che l’Italia debba beneficiare di una parte importante della flessibilità chiesta per quest’anno”.

Il ministro Padoan ha ribadito, dal canto suo, che la legge di stabilità per il 2017 darà attuazione al programma indicato nel Def. La riduzione del debito pubblico in rapporto al Pil “è infatti considerata una priorità e una condizione indispensabile per assicurare lo sviluppo del Paese”. E l’azione del governo per la riduzione del debito “continua a muoversi su più fronti: da un lato il programma di privatizzazioni e una politica di bilancio responsabile per ridurre deficit e debito, dall’altro le iniziative per favorire la crescita strutturale del prodotto interno”.

Quanto alle cosiddette tax expenditure, la riforma del fisco già pienamente operativa “prevede che il governo annualmente proceda allo loro revisione complessiva in base alle mutate esigenze sociali ed economiche”. La fatturazione elettronica, che il Governo promuove tra i privati, è già obbligatoria nei confronti della pubblica amministrazione dal 2015. Per quanto riguarda il sistema bancario, “è stato messo in campo uno straordinario sforzo di riforma per favorire il consolidamento del settore e la trasparenza nella gestione, mentre per favorire la riduzione dei crediti deteriorati sono state offerte garanzie sulla cartolarizzazione delle sofferenze (GACS) e sono state semplificate e velocizzate le procedure concorsuali“.