Fmi: Welfare italiano è un passo indietro

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Fmi: Welfare italiano è un passo indietro

15 Ottobre 2007

Il  direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Rodrigo de Rato, ha affermato che in Italia con il pacchetto sul Welfare si è “andati indietro rispetto alle riforme precedenti”.

De Rato si è così espresso rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della presentazione dei lavori della prossima Assemblea annuale del FMI, sottolineando ulteriormente che nel pacchetto “vediamo rischi” per la tenuta dei conti.

Concorde col giudizio del FMI appare anche il senatore di Forza Italia Maurizio Sacconi che, criticando il testo del protocollo sul welfare, ha affermato: “Ha ragione il Fondo Monetario Internazionale: le norme sulla previdenza come peraltro quelle sulla legge Biagi costituiscono un evidente regresso”.

“Il loro costo – prosegue il parlamentare di Forza Italia – non è di 10 miliardi di euro, ma in conseguenza della definizione di lavoro notturno e di lavoro in catena è di almeno il doppio, e quindi di circa 20 miliardi, perchè la stima di 2,5 miliardi corrispondente a 5000 uscite anticipate per lavori usuranti per anno va moltiplicata per 5 in quanto le uscite saranno almeno 25 mila”.

”La Commissione europea – ha concluso Sacconi – non faticherà a fare questo semplice calcolo richiamando l’Italia per l’innesco di questa bomba ad orologeria nei conti previdenziali”.