Fondi Europei, Confindustria Abruzzo lancia il laboratorio europeo

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Fondi Europei, Confindustria Abruzzo lancia il laboratorio europeo

06 Marzo 2012

Un laboratorio composto da tecnici e specialisti del settore per studiare modalità e strategie, al fine di ottimizzare l’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei in Abruzzo. Menti competenti che si scambino pareri e prospettive perseguendo il pubblico interesse, per dar luogo a soluzioni concrete ed efficaci atte a valorizzare le risorse economiche disponibili. Questa l’idea lanciata dagli industriali di Confindustria Abruzzo, sintetizzata in un documento indirizzato al Governatore Gianni Chiodi, al Patto per lo Sviluppo ed alle strutture provinciali degli imprenditori.

Tra gli obiettivi su cui soffermarsi, la prospettiva di coinvolgere attori economici ed istituzionali per affrontare in sinergia problemi e criticità dell’attuale momento economico sfavorevole. L’asso nella manica sarebbe l’unione di forze, idee e risorse per raggiungere risultati migliori. Inaugurare un programma che consenta di usufruire in modo ottimale delle risorse economiche disponibili, in primis dei fondi che l’Europa concede all’Abruzzo a supporto di crescita e sviluppo.

Le mosse per raggiungere questo scopo sono chiare. Ciò che si ha in mente non è l’ennesimo ufficio burocratico, bensì la creazione di una vera e propria “fabbrica di idee”, che mantenga viva la comunicazione fra realtà locali, Stato centrale, Commissione europea e mondo delle imprese, mettendo a frutto talenti e conoscenze tecniche per intercettare “in modo intelligente e competente” le risorse finanziarie disponibili. “Vogliamo far partecipare un numero limitato ma importante di tecnici di altre realtà territoriali ed esperti che possiamo anche far venire da Bruxelles, che collaborino con Università e funzionari della Regione: tutti riuniti a dare il meglio di sé stessi in un luogo fisico e non presente solo sulla carta, per elaborare strategie e modalità di intervento sui fondi”, questo il pensiero della Confindustria Abruzzo, che rivolge anche uno sguardo alla partecipazione attiva dei sindacati. “Il loro coinvolgimento” – sostiene  il vicepresidente dell’Associazione degli Industriali Abruzzesi Paolo Primavera – “è importante. La sintesi del lavoro svolto dovrà essere vagliata dai rappresenti dei lavoratori, perché la crisi europea, italiana ed abruzzese è soprattutto crisi di lavoro e prospettive”.

Proiezioni future ad ampio raggio, quindi, per il laboratorio europeo. Si auspica il coinvolgimento sia delle istituzioni nazionali che di quelle europee. Nel mirino c’è l’ottenimento della validazione del progetto da parte della Commissione Europea. Il Laboratorio europeo, perno di un nuovo programma sui fondi, con la Regione Abruzzo nel ruolo di parte attiva (ma non esclusiva) vuole proporsi, seppur informalmente, sullo scenario europeo come  interlocutore  dell’esecutivo, soprattutto nei rapporti con la Direzione Generale che si occupa di fondi strutturali. L’iter procedurale previsto per la sua effettiva realizzazione prevede tre tappe: la definizione del progetto sulla cui base condurre le interlocuzioni, che dovrebbe avvenire entro il mese di aprile; La proposta economica e l’individuazione delle competenze, previste per fine maggio; L’effettiva attivazione del Laboratorio, da completare entro giugno.