Football Manager è tornato, lunga vita al re dei gestionali sportivi

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Football Manager è tornato, lunga vita al re dei gestionali sportivi

11 Novembre 2012

Di “ventenni” ce ne sono stati tanti, alcuni piacevoli e altri molto meno. Di sicuro, quello a cui approda il manageriale calcistico per eccellenza, Football Manager, è uno dei più positivi e da festeggiare. Nell’edizione 2013 i miglioramenti sono molti e concreti, a confermare una tradizione solida. Prendete lavagna tattica e palloni perché FM è tornato, ed è pronto a mettere alla prova le vostre conoscenze del prato verde.

Per chi ama il calcio l’appuntamento con Fm è fisso da quel primo settembre 1992, data di uscita del “fu” Championship manager. Da allora, molta acqua è passata e il peso degli anni ha migliorato il prodotto invece che logorarlo.

Le novità saltano all’occhio già dal menù iniziale, dove accanto alla modalità carriera canonica spuntano le voci “Classic” e “Sfida”. La prima offre la possibilità ai neofiti di avvicirsi al titolo con più facilità, essendo una versione leggermente semplificata e veloce, la seconda invece permette di affrontare solo una parte della stagione per raggiungere un obiettivo prefissato (la salvezza con una squadra in difficoltà, arrivare imbattuti alla fine del torneo, ecc…). Dalla nostra prova, nella parte Classic, siamo riusciti a completare una stagione nel tempo in cui solitamente si affronta un precampionato, quindi lo scopo è pienamente raggiunto. Invece la pecca, per quanto riguarda la modalità sfida, è la scelta della squadra, che è libera. Arrivare imbattuti a fine campionato o salvare una squadra come Juventus o Milan non è così difficle come farlo con team minori. Di sicuro, entrambe le trovate sono gradite e aggiungono varietà ad un gioco estremamente longevo ma ripetitivo nei suoi meccanismi.

Passando alla versione “normale” della carriera è stato fatto un grosso lavoro di razionalizzazione delle finestre. Ora ogni opzione o sezione è raggiungibile con un paio di clic, fattore che ha permesso di aumentare la giocabilità e contemporaneamente incrementare la complessità. Ad esempio le modalità di allenamento sono ora molto più chiare, così come la gestione dello staff societario. E’ stato poi introdotto un dato figlio della cronaca economica: quando si offre un contratto ad un giocatore, accanto alla cifra lorda apparirà anche il netto, che varia di paese in paese a seconda del regime fiscale vigente, un aggiunta di cruda “realtà” assolutamente gradita.

Il motore 3d, da sempre tallone d’achille della serie, ha compiuto un passo avanti. I movimenti sul campo appaiono più fluidi sebbene rimanga qualche incertezza legata soprattutto ai portieri e alla quantità di pali e traverse colpiti in ogni match. Comunque l’opera di razionalizzazione è apprezzabile anche in questa parte, dove ora si possono scegliere le informazione visualizzare in maniera modulare. Arricchito anche l’online, dove si può giocare con altri utenti sparsi per il mondo o con i propri amici, creando un campionato ad hoc.

Globalmente quello che ci ha colpito, a parte l’alta qualità generale del prodotto, è stato il tentativo di emersione delle mille scelte ed opzioni presenti. Mai come quest’anno ogni aspetto del club può essere gestito in maniera semplice e precisa. Inoltre l’applicazione sembra più leggera per il pc e pare poter girare anche su macchine meno potenti.

Il nostro giudizio non può quindi che essere positivo, tanto più che all’orizzonte non si intravede un titolo che possa lontanamente avvicinare gli standard qualiquantitivi di Football Manager. L’unica raccomandazione da fare ai videogiocatori è di munirsi di un thermos di caffè bollente e una coperta per le gambe, la notte è lunga davanti allo schermo di un pc e la prossima partita è sempre la più importante…