Fori imperiali. Canfora, “Scelta demenziale. Marino non conosce Roma”
07 Luglio 2013
di redazione
Il professor Luciano Canfora, storico e saggista, non si schiera con gli intellos e la gilda del Cinema che stanno appoggiando il progetto del sindaco di Roma Marino di pedonalizzare i fori imperiali. Chiudere una delle arterie centrali di Roma, spiega il professore in 7 punti per dire no alla proposta del sindaco, non risolverà i problemi della mobilità nel centro della Capitale (" i problemi del traffico non si risolvono con iniziative estetizzanti"). Anzi, suggerisce Canfora, il sindaco più che all’estetica del centro dovrebbe pensare al degrado delle periferie capitoline. "È molto più importante occuparsi delle periferie romane che delle zone pedonali nel pieno centro", dice, "un sindaco, presumibilmente di sinistra, dovrebbe avere una tale sensibilità". Insomma, Canfora liquida l’iniziativa di Marino come uno spottone elettorale, " il desiderio di lasciare un segno nei secoli a venire", ironizza, come quello di Renzi con Ponte Vecchio. Ma Canfora va oltre e mette in discussione la conoscenza stessa che ha di Roma il nuovo sindaco, con parole dure: "Marino prima sembra sia stato tanto in America. D’altronde la sua biografia non è ancora compresa nella Treccani. Ma quando andava in televisione e pontificava tanto sulle università, faceva solo confronti con l’America raccontando delle sue esperienze. Il mio è un sommesso pensiero, ma un sindaco deve poter vantare una profonda conoscenza sociale della città". Infine, tornando a un ragionamento storico-culturale, Canfora spiega che le città non sono giocattoli ma il frutto di una stratificazione storica che non si può cambiare a piacimento. E fa un paragone: "Quando si fece la commemorazione dei primi 50 anni dell’Unità d’Italia, nel 1911, fu costruito il Vittoriano, una mostruosità". Pedonalizzare i Fori Imperiali, "è come dire, abbattiamo l’Altare della patria e portiamo il Campidoglio alla forma che aveva prima. Demenziale".