Fortuna, la madre a Mattarella: Venga a Caivano! Il padre: chi ha ucciso è una bestia
30 Aprile 2016
di redazione
Parla la madre di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni uccisa il 24 giugno scorso. “Ringrazio il Presidente della Repubblica che ha preso a cuore la storia di mia figlia. Vorrei che mi venisse a trovare, qui, nel Parco Verde, dove abito, per vedere come viviamo in questo quartiere, giorno per giorno”. Lo dice Mimma Guardato, di Caivano, provincia di Napoli, rivolgendosi a Sergio Mattarella. “Ci vogliono punizioni dure per questi mostri che uccidono bambini e donne”.
Sui crimini per pedofilia il presidente della Repubblica Mattarella aveva auspicato un’inchiesta “rapida, ampia e severa”, secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale. “Io non lo chiamerei uomo perchè per me non è un uomo, lo chiamerei mostro,” ha detto ancora la madre di Fortuna parlando dell’assassino della figlia. “Perchè ad uccidere una bambina e anche a violentarla, che cosa hai provato in quell’attimo che hai abusato di una bambina di sei anni? Io lo chiamerei soltanto mostro”, dice a SkyTg24.
Duro anche il commento del padre: “E’ una bestia che forse non ha neanche capito quello che ha fatto: in un altro Paese lo condannavano a morte”. Pietro Loffredo, 40 anni, parla in questi termini del 43enne arrestato con l’accusa di aver violentato e ammazzato la figlia nel Parco Verde di Caivano, buttandola giù dall’ottavo piano del palazzo dove abitava. L’uomo è stato arrestato ieri con l’accusa di aver violentato e ucciso la bimba.
Intanto è polemica sui presunti depistaggi sulla morte della piccola Loffredo avvenuti nel Comune di Caivano. Nel corso di una conversazione intercettata dagli investigatori, la nonna di una amica di Fortuna rivolgendosi alla nipotina avrebbe detto: “Io non so niente, così devi dire … non imbrogliarti con la bocca”.