Forum delle Culture, l’evento a cui Napoli rischia di arrivare impreparata

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Forum delle Culture, l’evento a cui Napoli rischia di arrivare impreparata

27 Gennaio 2012

Nell’ormai lontano 2007 fu annunciato, a Barcellona, che Napoli sarebbe stata nel 2013 la capitale mondiale delle culture, la città ospitante del Forum Universale delle Culture. Un Progetto che si sviluppa come una grande festa del dialogo interculturale, capace di offrire al pubblico un ricco calendario di conferenze, concerti, mostre, spettacoli. Oltre un migliaio di eventi e manifestazioni, in tre mesi, per fare di Napoli il punto di riferimento internazionale della cultura.

Grande entusiasmo, ovviamente, grande fermento e grossa risonanza sulla stampa internazionale. In un’Ansa del 19 Dicembre 2007, veniva annunciata la designazione ufficiale della città partenopea come sede della quarta edizione, in programma dal 10 Aprile al 21 Luglio 2013. A comunicarlo l’allora sindaco di Barcellona Jordi Hereu, presidente della Fondazione del Forum Universale delle Culture. In posa per la fotografia ufficiale della presentazione dei lavori vi erano, appunto, l’ex Sindaco della capitale catalana, l’allora Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il già Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e Nicola Oddati, promotore dell’iniziativa e già Assessore alla cultura della giunta Iervolino.

Da allora, poco più di quattro anni fa, gli attori sono tutti cambiati, altri nomi e altre facce. La sola cosa rimasta immobile è, purtroppo, l’attività del Forum.

Lo stesso Oddati stabilì con gli organizzatori una dead-line che prevedeva l’inizio dei lavori entro e non oltre il 15 Settembre 2011. Questo obiettivo non è stato raggiunto e il sogno partenopeo di poter diventare la patria della cultura universale per 101 giorni potrebbe svanire, a fronte della mancata determinazione e dell’eccessivo lassismo degli organizzatori.

Il tentativo di strigliare gli animi e fornire un apporto mediatico forte alla gestione dei lavori del Forum, tramite la nomina del cantautore milanese Roberto Vecchioni, si è risolto in un nulla di fatto. Il vincitore della scorsa edizione del festival di Sanremo, non si è sentito all’altezza di cimentarsi in oneri organizzativi e responsabilità riguardo la riuscita dell’evento, preferendo tornare al ruolo di “lanciatore di coltelli” (sic!).

Al suo posto Sergio Marotta, formatosi all’Istituto Italiano per gli studi filosofici, dietro il quale si celano non poche perplessità e mal di pancia riguardo la nomina. La stessa Sinistra Ecologia e Libertà si dice contraria a questa manovra, attuata dal Sindaco De Magistris. Il presidente provinciale di Sel, Peppe De Cristofaro, parla addirittura di “grandi difficoltà” e di “brutti segnali” provenienti dall’ambiziosa amministrazione arancione.

All’indomani delle polemiche sollevate riguardo l’incertezza sulla permanenza o meno di Roberto Vecchioni alla guida del Forum, le diverse ambiguità inerenti alla tabella di marcia dei lavori e la sostanziale staticità (per non dire inesistenza) della progettazione, il sito ufficiale del forum resta al momento oscurato dalla voce “sito in aggiornamento”.

I buoni propositi che animarono i primi momenti dalla nomina della città partenopea, che traspaiono limpidi dalle parole dell’allora assessore Oddati, sembrano essersi dileguati in un silenzio sibillino. "Un successo strepitoso – dichiarò al tempoOddati – che è frutto di un anno di lavoro, a volte svolto nello scetticismo di molte persone che qualche volta è sfociato addirittura in ostilità. Altri col loro silenzio ‘assordante’ dimostravano di non credere alla bontà del nostro progetto che, invece, ha entusiasmato la Fondazione di Barcellona che, con una deroga regolamentare, ha addirittura assegnato tre anni prima il Forum a Napoli”.

Rebus sic stantibus, tutto sembrerebbe smentire Oddati e dar ragione ai diffidenti di allora. Molti, tra gli organizzatori, hanno forse confuso la meta con il traguardo, appagandosi con la sola assegnazione per poi cullarsi tra diversi rinvii e dead-line rivelandosi, almeno finora, inconcludenti.

Sul sito del Comune di Napoli, una nota dedicata alla designazione ufficiale della città alla guida del Forum del 2013, si chiude così: “Napoli, cerniera temporale tra passato, presente e futuro, parte dalla propria storia millenaria per ripensare la modernizzazione della città”. Belle, bellissime parole che indicano una sfida di estrema rilevanza per Napoli e i napoletani. Ora non ci resta che sperare che oltre gli annunci, gli slogan e le nomine, possano manifestarsi anche i fatti. Quello del Forum Universale delle Culture è un treno che non può essere perso.