Forza Italia parla di cittadini e consenso ma ne ha una paura fottuta
24 Gennaio 2014
di redazione
Forza Italia va avanti a spron battuto nella sua campagna contro il diritto degli elettori di scegliere i propri rappresentanti. Per farlo ricorre a ogni mezzuccio: il Mattinale, ad esempio, cerca oggi di intimorire il Nuovo Centrodestra evocando risultati elettorali del fu PdL attribuiti ad Angelino Alfano. La verità è che su questo, come su altri terreni, le chiacchiere stanno a zero: Alfano e il Nuovo Centrodestra non hanno paura del giudizio degli elettori e per questo vogliono le preferenze, il politburo di piazza San Lorenzo in Lucina evidentemente ne ha una fifa fottuta.
Il perché lo si può comprendere con facilità, nonostante le veline azzurre cerchino di occultarlo parlando strumentalmente di Agrigento e tacendo accuratamente di tante performance non proprio brillanti ben note all’apprendista stregone forzista che viene dalla città di Matteo Renzi e che, come ebbe a dire Fabrizio Cicchitto, ama i numeri ma non ne è riamato. Nel partito di Verdini dicono che quella contro le preferenze è una battaglia di modernità, di civiltà, di trasparenza e chi più ne ha più ne metta.
Abbinata allo strenuo tentativo in corso in queste ore di disegnarsi "in house" i collegi elettorali sottraendo il compito ai tecnici del Viminale che lo fanno da sempre e per mestiere, sa tanto di un tentativo di truccare le regole del gioco e impedire che i cittadini guardino in faccia i candidati e decidano liberamente chi merita di rappresentarli. E chi no.