Francia, Fillon denuncia un “assassinio politico”. E a sinistra si difendono i giudici

Il campo politico di Fillon è ormai in subbuglio: sono sempre di più gli esponenti della destra e dei partiti di centro che a cinque settimane dal primo turno delle presidenziali del 23 aprile prossimo si interrogano sul futuro della campagna di Fillon e sono alla disperata ricerca di una alternativa alla sua candidatura. La sinistra, come sa fare bene, ha colto l’occasione per ergersi a paladina di lealità. Da Francois Hollande al candidato presidenziale del Partito socialista (Ps) Benoit Hamon, passando da quello dell’estrema sinistra Jean-Luc Me’lenchon, tutti hanno intonato all’unisono un coro in difesa della magistratura e fatto appello a “rispettare il lavoro dei giudici”.

Quanto al candidato indipendente di centro-sinistra, Macron, è arrivato, invece, direttamente ad irridere la “tregua giudiziaria” invocata da Fillon e da Marine Le Pen, la candidata presidenziale del partito Front national (Fn) – anche lei bersagliata negli ultimi giorni dalle inchieste della magistratura-.”La tregua che chiedono riguarderebbe anche delinquenti e criminali, non posso credere che abbiano il coraggio di riservarla solo ai colletti bianchi ed alla classe politica”, ha detto Macron.

La giornata di Fillon di ieri era culminata nella conferenza stampa in cui il candidato di centro-destra attaccava i magistrati che lo accusano, denunciando a suo volta quello che lui ha definito “un assassinio politico”, ed ha ribadito che “andrà avanti fino in fondo”. Solo dopo aver lanciato la sua controffensiva mediatica Fillon si è infine deciso ad azzardare un bagno di folla tra gli agricoltori. Area in cuci di solito la destra pesca tanti voti. Resta da vedere solo come si evolverà la faccenda giudiziaria e se lui e i grandi elettori poi decideranno di ritirare la candidatura.