Francia: Fillon, un Trump più sobrio e compassato

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Francia: Fillon, un Trump più sobrio e compassato

28 Novembre 2016

Il secondo turno delle primarie del centrodestra in Francia consegna un dato incontestabile: Francois Fillon è il candidato che i Repubblicani hanno scelto per correre alle presidenziali del 2017. Fillon è stato scelto dal 66,5% dei 2.851.487 che si sono recati al voto. L’avversario Alain Juppé ha vinto solo in due dipartimenti francesi. Ora Fillon deve rimettere ordine nel partito, scegliere chi guiderà Les Republicains (LR) durante la campagna elettorale – si fa il nome di Laurent Wauquiez – e incontrare i fedelissimi per mettere a punto le prossime mosse in vista della campagna per l’Eliseo.

“Gli elettori di destra e di centro hanno trovato nel mio percorso i valori francesi a cui sono attaccati. Io difenderò quei valori e e li condividerò con tutti quelli che, pur nelle loro differenze, amano la Francia”, ha detto dopo la vittoria Fillon. Il vincitore della primarie di centrodestra francesi è stato premier per 5 anni sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy. Cattolico, padre di 5 figli, è stato ribattezzato la “Tatcher francese”. Conservatore sulle “social issues”, temi etici e questioni sociali, è critico verso l’aborto (ha spiegato che si tratta di una convinzione personale, che non mette in discussione le leggi dello Stato) e vorrebbe modificare la legge sui matrimoni gay di Hollande.

“Se ci sarà un ballottaggio alle presidenziali tra François Fillon e Marine Le Pen si realizzerà il sogno di Vladimir Putin”, ha detto Raphael Glucksmann, figlio del noto intellettuale, in un’intervista a Repubblica. Per il giovane Glucksmann, “Putin ha occupato il vuoto di un pensiero occidentale che si è indebolito a causa di una forma di indolenza intellettuale e politica” e la candidatura di Fillon all’Eliseo esprime “una destra che è sempre esistita. Il problema è la debolezza, l’inconsistenza, della sinistra. La sinistra si accontenta di difendere lo status quo e denunciare le derive egli altri”.

Insomma, stessa storia degli Usa: la mancanza di una visione della sinistra, il fatto che i socialisti in Francia e i Democratici negli Usa non siano stati in grado di proporre un altro modello di società, aprono le porte a Trump, come a Fillon, che, per Glucksmann, è “un Trump più sobrio e compassato. Intanto la sinistra francese sta implodendo: dopo che il premier francese Manuel Valls ha lasciato trapelare l’ipotesi di potersi candidare alle primarie socialiste in vista delle presidenziali, si moltiplicano le voci su un possibile rimpasto di governo.

Le voci sul rimpasto sono state fermamente smentita questa mattina dall’Eliseo. Gli uomini del presidente Francois Hollande fanno sapere che “Non ci saranno primarie tra il presidente e il primo ministro. Non esiste!”. A Valls comunque resta il diritto di candidarsi alla presidenza. Ma a quel punto si dimetterebbe da premier? “Le Figaro” sottolinea come la sinistra sia allo sbando: sulla rete pubblica “France 2” è andato in onda uno scontro al vetriolo tra l’antico leader del Maggio ’68, Daniel Cohn-Bendit e l’esponente anticapitalista Jean-Luc Me’lenchon.

Chiamati a partecipare ai commenti sui risultati delle primarie del centrodestra, i due non hanno trovato di meglio che beccarsi fino agli insulti. Per le “Figaro”, è l’esempio di una totale mancanza di unità nell’estrema sinistra. Come pure delle divisioni tra sinistra e socialisti.