Francia: Holland lascia la guida del Partito Socialista
25 Maggio 2007
di redazione
François
Hollande passa la mano dopo dieci anni e annuncia che non sarà più candidato
alla guida del partito socialista, al prossimo congresso, nel 2008. In lizza
per la sua successione il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, che gode di
molta popolarità.
Delanoe
non nasconde che il suo obiettivo sono le presidenziali del 2012, cui tuttavia,
nonostante la recente sconfitta contro Sarkozy, non intende rinunciare Ségolène
Royal, convinta di non essere stata battuta da Nicolas Sarkozy ma dal “machismo”
dei colonnelli del partito e dalla mobilitazione confusa e tardiva delle truppe
della sinistra. Anche Dominique Strauss-Kahn, l’unico che poteva forse vincere
costruendo in anticipo un largo schieramento riformista di centro sinistra, spera
di poterlo realizzare nei prossimi cinque anni, per essere lui il futuro
candidato all’Eliseo. Laurent Fabius corre come sempre per conto suo,
continuando a credere che i tempi siano maturi per una riedizione del fronte
popolare, con appendici no global.
Dopo
la batosta subita alle presidenziali, in casa socialista e in genere nella
sinistra francese, si rivede un film già visto: lotte intestine, personalismi,
programmi confusi, smarrimento di fronte a una destra che sembra almeno oggi un
rullo compressore. Uno scenario che non promette nulla di buono per le
legislative del 10 giugno. Secondo i sondaggi, la sinistra rischia di ricevere
un secondo schiaffo, mentre la destra potrebbe ottenere la maggioranza assoluta.