Francia, i socialisti scelgono Hamon: sarà lui a sfidare Valls
23 Gennaio 2017
Vince Benoit Hamon. E domenica prossima, al ballottaggio, se la vedrà con l’uomo che ha incarnato il governo che Hamon contestava, l’ex primo ministro Manuel Valls. E’ quello che hanno deciso ieri i socialisti chiamati a votare alle primarie.
Contro la crisi, la disoccupazione, il malessere della società, Hamon propone da un lato di “ridurre l’orario di lavoro fino a 35 ore settimanali”, e dall’altro di introdurre “un reddito universale di esistenza, il mezzo cioè per i lavoratori di poter ridurre essi stessi il proprio orario di lavoro per potersi dedicare a cose diverse da un lavoro talvolta penoso”.
Benoît Hamon è l’ex ministro dell’Istruzione francese e adesso ha conquistato l’attenzione dell’elettorato di sinistra. Oltre al reddito di cittadinanza a 750 euro, e le ore di lavoro settimanali, lo sfidante di Valls propone la marjuana libera.
Valls, che domenica affronterà in un duello per lui molto difficile l’avversario situato alla sua sinistra, ha rilanciato con un “reddito di decenza”, cioè un’entrata minima garantita per tutti quelli che sono sotto un livello minimo di risorse e non – come nel modello Hamon – a tutti indistintamente. Per il resto, Valls vuole reintrodurre un provvedimento adottato sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy e poi abolito da Francois Hollande, la defiscalizzazione delle ore di straordinario, per rilanciare la produzione e la redditività del lavoro.
Due visioni apparentemente inconciliabili, quelle di Hamon e Valls, che si scontreranno in condizioni diverse: il primo potrà contare su un numero nettamente superiore di sostegni degli altri candidati, a cominciare dal terzo classificato, Arnaud Montebourg: con il suo 18%, Hamon avrebbe già la maggioranza assoluta.
Intanto l’appoggio che Valls avrebbe atteso, quello di Hollande, continuerà probabilmente a non arrivare.