Francia, Kepel: “Perde elezioni chi è vicino a Islam politico”
04 Dicembre 2016
Francois Fillon ha vinto le primarie della destra e diventerà probabilmente il prossimo presidente della Repubblica perché “ha capito che la società francese è ancora profondamente traumatizzata dai 239 morti della Jihad e che il Paese si sente aggredito nella sua anima più profonda, in qualcosa che va al di là dell’idea stessa di laicità o di repubblica. Chi è stato più ‘conciliante’ con l’Islam politico ha perso”. Lo afferma il politologo francese Gilles Kepel in un’intervista a Repubblica.
Tra le ragioni dell’impopolarità di Francois Hollande c’è il fatto di aver sempre minimizzato la matrice islamica del terrorismo jihadista. L’attuale presidente francese, dice Kepel, è tra quelli che “considerano il jihadismo una forma di terrorismo come un’altra. Dicono che se una volta c’erano l’Ira, la Rote Armee Fraktion e le Brigate rosse, adesso ci sono gli islamisti”.
“E’ la prima volta che un presidente francese getta la spugna, che non si presenta per un secondo mandato. Oltre allo scacco personale – osserva il politologo – mi sembra il naufragio della politica del partito socialista francese degli ultimi 35 anni, ossia dalla prima elezione di Mitterrand”. Kepel parla di “conseguenze devastanti” per quelli che “vorrebbero riprendere il testimone”.