Francia, Le Pen cresce nei sondaggi. Suoi sostenitori aggrediti al comizio a Nantes
27 Febbraio 2017
Un sondaggio condotto da Kantar Sofres OnePoint fotografa quello che è lo stato della campagna elettorale francese: testa a testa tra Marine Le Pen e il centrista Emmanuel Macron al primo turno delle presidenziali francesi che si terranno il prossimo 23 aprile. Fuori gioco Francois Fillon, per via dello scandalo che ha coinvolto la moglie. E, sempre secondo il sondaggio, se andasse a votare oggi, il Front Nationale otterrebbe il 27% dei voti.
Un risultato che, considerando la storia del partito, quello che rappresenta e i consensi guadagnati negli ultimi tempi, ha del sorprendente. Per quanto riguarda il leader di ‘En marche’ si attesta nel sondaggio al 25% (+4% rispetto a gennaio); mentre il candidato della destra si fermerebbe al 20% (meno 2%) e sarebbe fuori dalla corsa per l’Eliseo.
Intanto ieri la leader del Front National ha tenuto un atteso comizio a Nantes in un clima che i media fanno di tutto per rendere ostile e pericoloso. Dal palco ha infatti dichiarato, “i media hanno scelto il loro campo, fanno una campagna isterica per il loro favorito Emmanuel Macron. Urlano per la libertà di stampa quando li si critica, lamentano di aver perso la fiducia del popolo che si rivolge a internet”, ha aggiunto. Un “attacco” con tutte le virgolette del caso che la solita stampa ha fatto presto a sovrapporre a quello di Trump, giusto per agitare un po’ le acque.
A prova di ciò un fitto lancio di sassi ha preso di mira alcuni pullman di seguaci del Front National diretti al comizio a Nantes. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Un “clima antidemocratico grave e preoccupante”, è stata la denuncia di David Rachline, direttore della campagna elettorale della Le Pen, dopo gli incidenti avvenuti a Nantes.
Che ha aggiunto, “in occasione del grande comizio le milizie violente dell’estrema sinistra hanno saccheggiato la città , attaccato dei pullman di militanti patrioti venuti ad ascoltare la loro candidata e ferito diversi membri delle forze dell’ordine. Di fronte a queste gravi violenze, la forza dello stato non si applica, il ministro dell’interno latita e questi teppisti godono di un’impunità quasi totale”.