Francia, Partito Socialista spaccato, Royal verso segreteria

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Francia, Partito Socialista spaccato, Royal verso segreteria

16 Novembre 2008

Il 75esimo Congresso del Partito Socialista finirà giovedì, quando tutti i militanti voteranno per eleggere il Primo Segretario, la vittoria andrà molto probabilmente all’ex candidata presidenziale Segolene Royal.

oppure al sindaco di Lille, Martine Aubry, o – improbabile – al leader della sinistra del partito, Bernard Hamon. Ma per la prima volta dal 1990, il partito esce senza una maggioranza dal Congresso. E dopo la doppia batosta elettorale del 2007 (presidenziali e legislative) decisamente non è uscito dalle secche.

I leader del partito nel corso della notte hanno tentato senza riuscirci di trovare un accordo sulla linea politica da tenere. Segolene Royal è stata la prima a sbattere la porta verso l’1.30 del mattino, affermando che è stata "rifiutata la nostra mano tesa". Ma è sembrata un’uscita ben preparata, da diverse ore circolava la voce che sarebbe accaduto.

L’ex candidata presidenziale sta dando l’assalto al partito e con buone speranze, a questo punto. Quando sono state votate le mozioni di partito il 6 novembre, infatti, a sorpresa quella di Royal aveva ottenuto la maggioranza relativa con il 29%. (Quelle del sindaco di Parigi Bertrand Delanoe e di Aubry avevano ottenuto il 25% ciascuna, quella di Hamon il 19%)

Poi Aubry, Hamon e Delanoe (che si è ritirato dalla corsa alla leadership) hanno inutilmente cercato un’intesa per fare muro contro la candidatura di Royal, senza riuscirci. Questa mattina è stata Martine Aubry a depositare per proprio conto la sua candidatura. ‘Elefante’ del partito, già ministro sotto Jospin, la figlia di Jacques Delors per la prima volta cerca di ottenere la guida del partito.

O sa benissimo che non ci riuscirà? Fonti dell’entourage Aubry valutano che Royal vincerà "con l’80% dei voti" dei militanti. Se non avrà più del 50%, venerdì 21 si andrà a un secondo turno. Ma se Royal vince, con chi si trova?

Nel 2007 ottenne l’appoggio del militanti per correre verso l’Eliseo, e le strutture del partito a lei ostili le misero numerosi bastoni fra le ruote: fu una delle cause del suo insuccesso (oltre alla forza, all’organizzazione e al carisma del suo avversario vittorioso, l’attuale presidente Nicolas Sarkozy).

Resta un dato: il prossimo segretario del partito socialista francese sarà, con ogni probabilità, una donna.