Francia, poliziotto aggredito a Notre Dame: “E’ per la Siria”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Francia, poliziotto aggredito a Notre Dame: “E’ per la Siria”

06 Giugno 2017

Intorno alle 17 di oggi pomeriggio un poliziotto è rimasto ferito sulla piazza di Notre Dame dove un uomo ha tentato di aggredire dei passanti e degli agenti con un martello. Lo riferiscono fonti giudiziarie citate da Bfm-tv. L’uomo Ã¨ stato portato via in ambulanza. Secondo il ministero dell’Interno, “i funzionari di polizia hanno reagito alla minaccia con la loro arma d’ordinanza ferendo l’aggressore al torace”. La spianata davanti a Notre Dame è ora deserta. Circa 900 persone sono rimaste bloccate all’interno della cattedrale di Notre-Dame dalla polizia, che sta setacciando il quartiere dell’ile de la Citè.

Mentre non sono ancora chiari tanti dettagli, arriva l’indiscrezione del giornalista David Rahul Métreau, che si trovava sul posto: “si sono udite due detonazioni, come due spari, e che successivamente si è visto un movimento di folla sulla spianata di Notre Dame”. Non si sa chi abbia esploso i colpi; potrebbe essersi trattato degli spari della polizia dopo la tentata aggressione. Nel frattempo la procura di Parigi ha aperto una inchiesta per terrorismo. 

Intorno alle 18 le porte laterali della cattedrale di Notre Dame a Parigi si sono aperte ed è cominciata l’evacuazione dei turisti che erano rimasti bloccati all’interno della chiesa. Il ministro dell’Interno Gerard Collomb, in visita sul luogo dell’attentato riferisce che l’aggressore ha gridato, “Questo è per la Siria!”, mentre cercava di colpire un poliziotto. “Era una persona che si presentava come uno studente algerino, era munito di un carta d’identità di cui dovremo verificare l’autenticità” ha spiegato il Ministro, precisando che l’aggressore era in possesso anche di “alcuni coltelli da cucina”. Secondo fonti vicine alle indagini l’uomo avrebbe successivamente affermato di essere “un soldato del Califfato” dello Stato Islamico (Isis).

Quanto al poliziotto aggredito, “sta bene – ha riferito, poi, il ministro dell’Interno Gerard Collomb – le sue condizioni sono buone, avrebbero potuto essere più gravi se il suo collega non avesse prontamente reagito”.