Francia: primo rimpasto per il governo Fillon

Sarkozi decide di ritoccare la compagine governativa dopo l’imprevisto
passaggio a vuoto alle elezioni legislative. A farne le spese è Jean Luois Borloo,
radicale di sinistra, che all’Economia è stato rimpiazzato da Christine Lagarde,
finora all’Agricoltura. Al suo posto Michel Barnier, già ministro degli Esteri.

Borloo non è stato comunque estromesso dal governo perché si occuperà di
Ambiente e di Sviluppo economico, deleghe fino a domenica sera detenute dal
dimissionario Alain Juppé.

Con
la scelta della Lagarde la politica economica passa in mani più sicure, almeno
per le questioni relative alla strategia fiscale e di bilancio del Governo. Sarkozy
ha deciso in questo modo di fare un passo indietro rispetto alla filosofia
dell’apertura a sinistra che aveva informato i primi passi della sua gestione
dell’esecutivo. Dopo il fuoco di fila che gli editorialisti vicini al
centrodestra hanno riservato a Borloo per la sua scelta di annunciare alla vigilia
delle elezioni un possibile aumento dell’Iva, condannata implicitamente dagli
elettori dell’Ump, le alternative erano decisamente poche.

Nel
gioco degli spostamenti interni al governo, Sarkozy ha attenuato allo stesso
tempo l’afflusso di personalità di sinistra e il principio della snellezza
dell’esecutivo, nominando dodici ministri senza portafoglio, tra i quali spicca
l’allenatore della nazionale di rugby francese Bernard Laporte, ministro senza
portafoglio per lo sport e la gioventù, che prenderà funzione dopo la disputa
della coppa del mondo.