Francia. Scandalo spese di governo, due ministri si dimettono

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Francia. Scandalo spese di governo, due ministri si dimettono

04 Luglio 2010

Bufera nel governo di Nicolas Sarkozy, dopo lo scandalo spese-pazze sollevato dalla stampa francese: due ministri si sono dimessi oggi dopo le accuse di aver utilizzato soldi dello Stato per affittare jet, comprare sigari cubani e mantenere stili di vita considerati "eccessivi".

Al centro dello scandalo il segretario di Stato allo Sviluppo della regione-capitale, Christian Blanc, e il ministro della cooperazione, Alain Joyandet. Entrambi hanno deciso di lasciare il governo oggi e le loro deleghe sono state assunte rispettivamente dal ministro della Pianificazione, Michel Mercier, e da quello degli Esteri Bernard Kouchner.

"Sono un uomo d’onore e non posso accettare di essere vittima di un malinteso", ha detto sul suo blog Joyandet, finito nel mirino dei giornali in due occasioni: la prima a marzo per aver affittato al costo di 116.500 euro un jet utilizzato per una visita ufficiale in Martinica; la seconda a giugno quando è stato sospettato di aver ricevuto un permesso per un ampliamento illegale della sua casa a Saint-Tropez. "Non un euro di denaro pubblico è finito nelle mie tasche o in quelle di persone a me vicine", ha aggiunto Joyandet.

Blanc si sarebbe invece fatto pagare dallo Stato 12.000 euro di sigari in 10 mesi, salvo poi rimborsarne 4.500. "È vero, ho fumato dei sigari che non ho pagato, li prendevo senza chiedermi da dove provenissero. Non sono stato attento, ho fatto una gaffe", aveva detto in sua difesa, addossando tutte le colpe al suo ex capo di gabinetto, Guillaume Jublot.

Ma il premier francese Francois Fillon ha chiesto a Blanc di risarcire l’intera somma, precisando che comunque l’indagine per accertare le responsabilità legate allo scandalo andrà avanti. Da qualche settimana si moltiplicano in Francia rivelazioni sulle spese e lo stile di vita "eccessivo" dei ministri.

Oltre ai due dimissionari, c’è il cosiddetto "caso Woerth", cioè quello dell’attuale ministro del lavoro, Eric Woerth, sospettato, insieme alla moglie, di essere coinvolto, quando era ministro al bilancio, nell’evasione fiscale di Liliane Bettencourt, la miliardaria erede de L’Oreal, nonché la donna più ricca di Francia.