Francia, Valls si dimette. Il primo ministro francese è Cazeneuve

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Francia, Valls si dimette. Il primo ministro francese è Cazeneuve

06 Dicembre 2016

Bernard Cazeneuve, ministro dell’Interno francese, è il nuovo primo ministro. Ministro in prima linea in questi anni di lotta al terrorismo in Francia, era la prima scelta di Francois Hollande per sostituire Valls. Rimanevano alcune riserve sullo stato d’emergenza in vigore in Francia e finora gestito in prima persona da Cazeneuve. Avvocato di formazione, Cazeneuve aveva annunciato la sua volontà di tornare alla sua professione dopo la fine dell’esperienza con il governo. Hollande era intenzionato a lasciargli l’interim dell’Interno, ma, da quando si apprende, all’Eliseo “in giornata sarà nominato un nuovo ministro e sarà effettuato un rimpasto di governo”.

Nato 53 anni fa da una famiglia di sinistra (il padre dirigente del partito socialista), si forma come avvocato e comincia sin da giovane a fare attività politica. Prima consigliere tecnico, poi capo di gabinetto, cresce come uomo d’apparato per poi essere eletto sindaco – dal 2001, e per ben 11 anni, nel comune di Cherbourg-Octeville, nel dipartimento della Manica – e pure deputato. 

Comincia nel 2012 la sua avventura come membro del governo. Jean-Marc Ayrault, all’epoca primo ministro, affida a Laurent Fabius il ministero degli Affari esteri, ed è proprio Fabius a individuare in Cazeneuve il suo braccio destro. I due sono da sempre vicini politicamente, e a maggio 2012 l’allora sindaco viene promosso a ministro delegato agli Affari europei. Sostenitore sette anni prima del “no” al referendum per la Costituzione europea, Cazeneuve diviene “l’europeo” di Francia e veste i panni di difensore dei vincoli di bilancio di Bruxelles. Un anno dopo, diviene ministro delegato al Bilancio e finisce al centro delle polemiche: si oppone a una tassazione “forte” sulle transazioni finanziarie. Manuel Valls passa invece da premier a aspirante presidente: lo ha annunciato ieri, e questa mattina ha consegnato le sue dimissioni. Una volta varcate le porte dell’Eliseo, ha rimesso il suo incarico nelle mani del presidente