Francia, verso ballottaggio tra Macron e Le Pen. E i socialisti scompaiono
24 Aprile 2017
I dati definitivi sulle elezioni presidenziali in Francia danno il giovane e belloccio Macron, indomito spirito europeista e piglio tecnocratico, amato dai sondaggisti e dalla grande stampa finanziaria, che si è fatto un partito tutto suo, vincente, un paio di punti sopra la leader del Fronte Nazionale, Marine Le Pen. Ergo i partiti storici francesi, socialista e repubblicano, sono stati tagliati fuori dalla partita per l’Eliseo. Un’altra bella botta dopo Brexit e Trump, insomma, e in attesa di capire come finirà il secondo turno.
Ma c’è una sonora differenza tra il risultato ottenuto dai socialisti e quello dei repubblicani. I socialisti di Hollande praticamente sono stati spazzati via, crollano al 6 per cento, con il candidato che aveva vinto le primarie, Hamon, e il presidente uscente Hollande insieme ai suoi ministri che adesso si affrettano a telefonare a Macron. Ben diverso il risultato che hanno ottenuto i repubblicani con Fillon, un 20 per cento che vale più del triplo di quello portato a casa dai rivali storici. Risultato, quello dei repubblicani, su cui hanno pesato negativamente gli scandali, il “Penelopegate” e la fronda interna al partito che ha fatto lo sgambetto a un politico competitivo, come ha dimostrato di essere Fillon questa sera. “Un giorno racconteremo la vera storia di queste elezioni”, ha detto commentando a caldo i risultati.
Fillon invita i suoi a votare Macron al secondo turno, riproponendo in ogni caso uno schema, quello del “Fronte repubblicano” per fare argine alla estrema destra, che è già andato in scena altre volte in Francia. Vedremo come andrà a finire ma per chiudere in bellezza non ci possiamo esimere da una considerazione su quei colonnelli del renzismo che adesso in Italia invitano tutti a convergere su Macron, mentre sui social media qualcuno addirittura twitta che Renzi è il Macron italiano. Ecco, nell’ansia di convergere da qualche parte, qualcuno deve essersi dimenticato che il partito guidato da Renzi in Francia è precipitato al 6 per cento.
Non solo. Il risultato del primo turno segna l’avvento di una sorta di ‘quadripolarismo’ (il candidato della estrema sinistra, Jean Luc Mélenchon, è al 19%), uno scenario che ci fa capire anche quale enorme, straordinario successo avrebbe riscosso in termini di rappresentanza e governabilità la legge elettorale che secondo Renzi tutta Europa doveva invidiarci, l’Italicum, adatto a un mondo bipolare che sta sparendo ogni elezione che passa.
[I dati definitivi: Macron è al 23,8%, Le Pen al 21,6, Francois Fillon al 19,9%, Jean-Luc Melenchon al 19,6]