Fraternité quando ti pare a te
17 Giugno 2015
Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla prova muscolare di Parigi e ascoltato le ‘bellicose’ dichiarazioni del ministro degli interni Cazeneuve: «Non c’è chiusura di frontiere tra Francia e Italia. Ci sono delle regole in seno all’Ue: Schengen e Dublino. Abbiamo degli accordi, facciamo i controlli perché gli accordi siano rispettati». Tutto questo per un centinaio di migranti a Ventimiglia che sono stati sgomberati dalle forze dell’ordine italiane nel giro di un’ora.
Ieri però è arrivata la marcia indietro, con le aperture al ministro Alfano fatte dalla stessa Francia e dalla Germania per arrivare a un compromesso (il tedesco De Maiziere ha assicurato che Berlino è «pronta ad aiutare in modo massiccio» Italia e Grecia nell’accoglienza dei migranti).
«Abbiamo chiesto e ottenuto che le quote siano vincolanti per tutti e per la prima volta c’è stato il superamento di Dublino,» ha detto Alfano spiegando i risultati ottenuti dal nostro Paese. Ora vedremo come si comporterà l’Europa alla prova del nove, se dimostrerà di essere davvero unita oppure andremo avanti con le sceneggiate, e vedremo anche se sarà necessario applicare il “piano B” ventilato dal presidente Renzi. In ogni caso, ripensando all’ondivaga protervia di Parigi sull’agenda migratoria, viene proprio da commentare: fraternité quando ti pare a te.