Frattini: “Piano Marshall per il Mediterraneo”
14 Febbraio 2011
Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini ha invocato un "Piano Marshall" per il mediterraneo per favorire la transizione democratica nei paesi del Nordafrica che hanno rovesciato i loro regimi autoritari, tra Egitto e Tunisia. L’Europa, dunque, secondo Frattini deve contribuire economicamente alla stabilità e al rilancio dell’area.
Frattini, atteso in un viaggio che lo porterà fra Giordania e Siria, due Paesi chiave nei diversi blocchi che si scontrano nel mondo arabo e musulmano, ieri si è chiesto in che modo coinvolgerli nella collaborazione con i Paesi europei. Il ministro degli esteri ha promesso di affrontare con il presidente siriano Assad la questione libanese, "la delicata situazione della formazione di un nuovo governo" che, secondo il titolare della Farnesina, dovrà garantire l’indipendenza del Paese dei cedri. In più, offrire delle spiegazioni sull’assassinio dell’ex premier libanese Hariri, ucciso in un attentato negli anni scorsi.
"La Siria possa essere un attore importante per contribuire alla stabilizzazione del Medio Oriente – ha detto Frattini – sapendo con grande chiarezza che la nuova amministrazione egiziana transitoria ha già confermato il rispetto degli accordi internazionali e regionali dell’Egitto, tra cui evidentemente l’accordo di pace con Israele. Questo è un fatto molto positivo".