Freddie Mercury non era ossessionato dalla celebrità perché era “la celebrità”

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Freddie Mercury non era ossessionato dalla celebrità perché era “la celebrità”

02 Luglio 2009

Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara (Stone Town, 5 settembre 1946 – Londra, 24 novembre 1991), è stato un istrionico cantante, compositore e musicista britannico. E’ noto per la sua abilità vocale (raggiungeva un’estensione di tre ottave senza l’uso del falsetto) e per le memorabili esibizioni dal vivo.

I Queen si formarono nel 1970, dopo che Freddie si unì agli allora “Smile”, composti da Brian May e Roger Taylor. Subito dopo il suo ingresso nel gruppo, propose di cambiare il nome della band in Queen. Nel 1971, dopo aver provato diversi bassisti, la band decise di servirsi in pianta stabile di John Deacon. Era nata una leggenda.

Impossibile ridurre la sua vita a poche righe. Per rendergli omaggio abbiamo scelto di proporvi un "fior da fiore" di frasi celebri e curiosità che lo riguardano, insieme ai ricordi di chi lo ha conosciuto. Senza aggiungere altro. A voi la Regina…

– "Non si curò mai di correggere il suo difetto ai denti per paura che potesse cambiare il suo timbro di voce".

– "Se alla gente non piace quello che facciamo mi dispiace, soprattutto perché siamo la migliore rock-band del momento".

– “Se non mi fossi aggrappato ai testi di Freddie Mercury quando ero un bambino, non sarei dove sono ora. Mi ha insegnato tutte le forme di musica. Mi ha aperto la mente. Non ho mai avuto un insegnante cosi grande nella mia vita”. (Axl Rose)

– Amava l’arte ed assecondava tale sua passione comprando tele di pittori impressionisti, xilografie giapponesi e opere di maestri vittoriani. Uno dei suo artisti preferiti era il pittore bielorusso Marc Chagall. Durante la prima data del Magic Tour del 1986, a Budapest, testimoni affermano di aver visto Freddie acquistare opere in una galleria d’arte.

–  “Freddie, se tu sei lassù e vuoi lasciare ad un artista il tuo lavoro, per favore mandami un album, o almeno metà”. (Robbie Williams)

– Approfittava dei tour in Giappone per acquistare sete meravigliose e interi fasci di kimono. Mise insieme anche una favolosa collezione d’arte giapponese; comprava inoltre enormi e costosissime carpe "koi" da mettere nel laghetto della sua casa di Kensington.

– Sul lungomare di Stone Town, sua città natale sull’isola di Zanzibar, si trova un ristorante battezzato in suo onore: il Mercury’s.

– "Non sono uno di quelli ossessionati dalle celebrità. Come potrei esserlo? Sono io la celebrità!".

– “Per dirla com’è, lui è stato una delle figure più importanti del Rock nell’ultimo ventennio”. (Elton John)

– Prima della pubblicazione del primo album dei Queen ha registrato due canzoni insieme agli amici Brian May e Roger Taylor sotto lo pseudonimo di Larry Lurex

– “Dato che Freddie amava la spettacolarità credo che tutto questo gli sarebbe piaciuto. Per me Freddie è stato l’interprete definitivo; e anche se sono cresciuto con la loro musica, la cosa che mi è sempre piaciuta di più di Freddie è che è stato un grandissimo interprete in qualsiasi momento”. (Paul Young)

– Nella serie anime "Cromartie High School" uno dei personaggi, chiamato appunto "Freddie", è ispirato al cantante inglese. Nell’ultimo episodio della serie, in cui tutti i personaggi vengono ritratti in guisa femminile, è identico a come appare Mercury nel video di "I want to break free".

– Esistono più di 100 statue sparse in tutto il mondo che gli sono state dedicate dai governi o dal popolo.

– “Lo vidi, e lo vidi morire, e fu cosi doloroso per me, perché amavo davvero Freddie Mercury, il modo in cui usava la sua voce”. (Dave Mustaine, leader dei Megadeth)

"La storia d’amore tra me e Mary Austin è finita in lacrime, ma ne è nato uno stretto legame, e si tratta di qualcosa che nessuno può portarci via. E’ fuori portata… Tutti i miei amanti mi chiedono perché mai non possano sostituirla, ma è semplicemente impossibile. La sola amica che ho è Mary e non ne voglio altre. Potrei avere tutti i problemi del mondo, ma avrei Mary, e questo me li farebbe superare. Per quanto mi riguarda è come se fosse mia moglie secondo la legge davvero, è proprio come un matrimonio. Crediamo l’uno nell’altra, e questo ci basta. Non potrei innamorarmi di un uomo allo stesso modo in cui mi sono innamorato di Mary".

– Freddie odiava indossare cravatte, ma ne possedeva a centinaia. Durante una sessione di shopping fece chiudere al pubblico un intero centro commerciale, dove, tra le altre cose, comprò 30 cravatte, poi mai indossate.

– “Dietro il Glam-Rock ci sono poche persone che sono dei veri interpreti. E’ una condizione davvero particolare e rara di essere musicisti di successo e continuare a essere in grado di fare progetti con fiducia. Freddie aveva questa qualità e non ci sono molte altre persone ad averla”. (Robert Plant)

– Laureato in "Arti grafiche e Design", è l’autore del logo dei Queen: in esso sono rappresentati i segni zodiacali dei componenti della band, oltre all’araba fenice.

– In rete girano due brani, mai rilasciati ufficialmente, frutto di una breve collaborazione con Michael Jackson risalente al 1983: "State Of Shock", in cui duettano alla voce, ed una versione primigenia di "There Must Be More To Life Than This", nella quale la parte vocale è ricoperta da Michael Jackson con al piano Freddie (durante la canzone però si possono ascoltare alcune frasi di Freddie riferite a Michael); quest’ultima canzone verrà ri-registrata unicamente da Freddie ed inserita nel suo Mr. Bad Guy.

– "Ho sempre saputo di essere una star, ora tutto il mondo è d’accordo con me".

– La NECA, produttrice di action figure, ha creato due statuette di Mercury nella tenuta che aveva nel concerto Queen Live At Wembley Stadium del 1986 e nel biker-style della stagione 1978/79 (quella di Live Killers).

– "Non diventerò una stella,diventerò una leggenda! Voglio essere il Rudolf Nureiev del rock n’roll".

– All’inizio della loro carriera i Queen dividevano la casa con 18 amici.

– “Da troppi anni, ormai, non provo più esaltazione ascoltando musica, o creando musica, o scrivendo davvero qualcosa, e per questo mi sento in colpa al di là di quanto le parole possano spiegare. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento alzarsi il ruggito della folla, io non provo dentro di me quello che provava un artista come Freddie Mercury, che sembrava amare e trarre energia dall’amore del suo pubblico, cosa per cui lo ammiravo e lo invidiavo”. (Kurt Cobain nella sua lettera prima del suicidio)