Frosinone e Rieti: quattro personaggi in cerca di Provincia

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Frosinone e Rieti: quattro personaggi in cerca di Provincia

06 Maggio 2009

Le provincie tornano utili. E lo saranno sempre più da qui fino al week end del 6 e 7 di giugno, giorni nei quali 56 amministrazioni provinciali verranno rinnovate. Fino a quella data sarà un crescendo di argomentazioni a sostegno degli enti provincia, della loro utilità, di quanto essi siano preziosi “per rilanciare il territorio”, una formula, quella del “rilancio del territorio”, valida per tutte le stagioni. Possiamo starne certi, nessuno dei big della politica tornerà a parlare della volontà, vera o presunta, di abolirle. E quindi ogni pretesto e motivazione sarà buona per incentivare la mobilitazione popolare. Il comune denominatore è sempre lo stesso: alla resa dei conti le province sono utili solo per i protagonisti della corsa elettorale.

Il nostro viaggio tra questi enti tanto discussi parte da due provincie laziali: Rieti e Frosinone, un bacino di seicentomila elettori all’ombra della Capitale. Perché andare a votare? A che serve? Noi una domanda del genere l’abbiamo rigirata ai candidati e la risposta è sempre la stessa e prescinde schieramento e partito: in un territorio frastagliato dove ci sono molti paesi che contano qualche centinaio di abitanti l’amministrazione provinciale serve da raccordo e coordinamento tra Comune e Regione. E se proprio bisogna parlare di inutilità, sprechi, tagli e cancellazioni, semmai bisogna guardare agli enti provincia di grandi città come Milano, Roma, Bari e Torino. Queste sì che andrebbero abolite.

Nel frusinate la partita è tra due personaggi che da quelle parti sono considerati delle vere star. Due professionisti della politica. Il Pd schiera un avvocato nato e cresciuto a pane e politica, Gianfranco Schietroma già assessore regionale e figlio di Dante, ministro socialista ai tempi di Spadolini. Un personaggio che non rispecchia proprio quell’idea di cambiamento e rinnovamento tanto di moda in questa stagione politica. Eppure questo socialista qualche sforzo deve averlo fatto per cercare di essere al passo con i tempi. Ha addirittura un sito internet personale dedicato alla sua candidatura,con tanto di link su facebook. Ma si vede lontano un miglio che non è farina del suo sacco, nessuno gli ha fatto notare un aspetto molto elementare: cliccando sul link dedicato al programma appare infelice la scritta “pagina non attiva”. Bisogna accontentarsi del suo slogan “per una provincia dinamica, moderna e solidale”. Se il buon giorno si vede dal mattino Schietroma parte con il piede sbagliato. Il Pdl schiera Antonello Iannarilli, verace esponente di quelle terre, già assessore regionale e oggi deputato. Uno che da mesi va in giro dicendo, “se mi candido io qua si vince, altrimenti il centro destra nella provincia di Frosinone rimarrà ancora al palo”. Alla fine l’hanno candidato. Sul suo sito internet ha addirittura messo un numero di cellulare per essere contatto in ogni momento. Questa sì che è la vera democrazia!

Anche a Rieti il Pdl parte all’inseguimento per la conquista del Palazzo Provinciale (il palazzo d’Oltrevelino). Mentre in città il centro destra è stabilmente alla guida da anni, il consenso si perde man mano che ci si addentra nelle micro realtà paesane. Qui la sinistra la fa da padrona e non c’è modo di sconfiggerla. Il candidato del Pdl si chiama Felice Costini, medico e assessore comunale di Rieti. La sua campagna elettorale è partita prima degli altri, percorrendo la Salaria in direzione Rieti già da qualche settimana campeggiano cartelloni a sostegno della sua candidatura. Bene i tempi, ha preceduto gli avversari che ora sono costretti a seguirlo, ma quanto sono lontani i grafici forzisti e i militanti di Azione Giovani. I manifesti sparsi per tutta la città potevano e dovevano essere più brillanti e decisamente meno artigianali. Manca un sito internet personale, ma questa non pare essere una novità. Il Presidente della Provincia uscente è Fabio Melilli, uomo del Pd, pronto a ricandidarsi perché, parole sue, ha fatto un buon lavoro. Nel suo programma c’è un punto fisso: il raddoppio della Salaria. E se qualcuno gli domanda come mai non si sia mossa nemmeno una pietra negli ultimi cinque anni, la risposta è da vero professionista dello scaricabarile, “mica è colpa mia se c’è stata instabilità dei governi negli ultimi anni che ne ha rallentato gli intenti”. Tornano in mente le parole di qualche anno fa di Walter Veltroni, “ in Italia il secondo sport dopo il calcio è lo scaricabarile”. Melilli ha avuto almeno la bontà di registrare un sito internet ad personam. A un mese dalle elezioni la sua pagina è ancora “in costruzione”, nemmeno avesse a che fare con i lavori della via Salaria.