Frustata perché veste all’occidentale
06 Aprile 2017
di Redazione
Una quattordicenne di origini marocchine è stata temporaneamente tolta alla propria famiglia, che viveva in provincia di Pavia, su decisione del Tribunale di Milano. E’ stata affidata a una comunità per i maltrattamenti che la stessa adolescente denuncia di aver subito da parte dei genitori e del fratello.
La ragazza è anche finita in ospedale per contusioni multiple, e per questo ha presentato denuncia. Perché? Vestiva e si comportava troppo da «occidentale». “Non meriti di vivere, sei una putt…, se muori è meglio. Tu non sei come noi, vuoi essere come le tue amiche italiane, solo le putt… si vestono come te…”.
A parlare è la figlia più piccola. Una sorella è già stata in passato oggetto di violenze da parte della madre e allontanata da casa. Lei ha invece raccontato di pestaggi, calci, pugni e persino frustate. Vessazioni che andavano avanti fin da bambina e che si erano fatte ancora più pesanti negli ultimi due anni. La colpa è sempre la stessa per le donne delle famiglie islamiche: “Indossare jeans strappati, frequentare ragazze italiane, rientrare tardi la sera”.
Nei confronti dei parenti è stata aperta una indagine. Loro intanto si difendono sostenendo che intervenivano sulla figlia con severità solo per il suo comportamento a loro avviso molto riprovevole: non voleva più andare a scuola, rientrava tardi, si vestiva in modo eccessivo.