Fumo. Per il 5% dei fumatori il vizio arriva prima dei 14 anni
25 Maggio 2010
di redazione
Il 49,9% dei fumatori italiani inizia a fumare nell’adolescenza e in età giovanile. Di questi il 5,1% ha cominciato a meno di 14 anni e il 21,6% tra i 14 e 15 anni. Sono i dati di un fenomeno, quello del fumo dei minorenni, che non accenna a diminuire e che vede da più parti la richiesta di innalzare il divieto di vendita di sigarette dagli attuali 16 anni alla maggiore età.
Ma il problema investe anche le famiglie e il loro atteggiamento nei confronti del fumo: il 37% dei genitori sa che il figlio fuma sempre o spesso; l’8% non ha mai parlato ai figli dei danni provocati dal fumo e il 60% ha provato ma senza successo a convincere i figli a smettere di fumare. Sono alcuni dei risultati di un sondaggio della Swg, commissionato dal Moige (Movimento italiano genitori) che ha più volte sollecitato interventi per la prevenzione, organizzando anche iniziative come "Gioca a non fumare", una campagna nelle scuole contro il fumo. Fra i ragazzi che fumano è maggiore la percentuale di coloro che vivono in famiglie in cui c’è qualche adulto che fuma (21% contro la media del 12%).
Di contro, non fumano mai (72% contro il 62%) i ragazzi e le ragazze che in famiglia non hanno adulti fumatori. Contro il fumo servono azioni preventive, a partire dalle scuole, segnala il Moige: queste, infatti, devono diventare realmente zone off-limits per il fumo (bagni e cortili compresi) con un controllo più attento sulla trasgressione dei divieti.