Fuoco amico: inchiesta sulla morte dei soldati britannici
25 Agosto 2007
di redazione
I tre soldati britannici colpiti dalla bomba rilasciata da un aereo Usa mentre combattevano gli insorti nel sud dell’Afghanistan dovranno essere identificati dal ministro della Difesa.
L’incidente, avvenuto nell’Afghanistan meridionale, vicino Kajaki (provincia di Helmand) giovedì sera, non ha mancato di suscitare reazioni indignate da parte della gente. Secondo le prime ricostruzioni, il primo battaglione d Royal Anglian Regiment è stato attaccato dai guerriglieri talebani e ha quindi chiesto il supporto aereo di due F-15 Usa, uno dei caccia avrebbe sganciato una bomba che, esplosa, sarebbe divenuta letale per tre soldati inglesi.
Secondo il comandante della task force inglese di Helmand, il Brigadiere John Lorimer, il fuoco amico Usa ha finora “salvato la vita a centinaia di soldati della regina”, ciononostante quella di giovedì è una “tragedia terribile”. Il suo collega, Tenente Colonnello, Charlie Mayo, portavoce delle truppe inglesi di Helmand, ha fatto sapere che l’inchiesta sulla morte per fuoco amico dei soldati britannici è stata appena lanciata.
Quello di giovedì è il secondo incidente per fuoco amico che ha coinvolto truppe britannice, il Ministro della Difesa sta ancora indagando sulla morte del marine Johnatan Wigley, altra vittima del fuoco amico ucciso lo scorso dicembre, sempre nella provincia di Helmand.