G8 all’Aquila? Un bel casino!
24 Aprile 2009
di redazione
Il leader del movimento no-global, Francesco Caruso, appena saputo della decisione del governo di spostare a l’Aquila il G8 si è lasciato andare a un sincero moto di disappunto: "Un bel casino, stavamo lavorando da mesi alla manifestazione della Maddalena, questo ci costringe a rivedere tutta l’organizzazione".
Ecco, se qualche perplessità, qualche dubbio, ci fosse ancora rimasto sull’improvviso colpo di scena del premier, queste poche, sincere parole l’hanno dissipato. Se davvero il movimento no-global accusa il colpo del traferimento del G8 all’Aquila, allora basta per dire che la scelta è stata giusta.
Persino Luca Casarini ha fatto chapeau davanti alla mossa di Berlusconi: "ha dimostrato ancora una volta la capacità di rovesciare le situazioni a suo favore. È un nemico molto intelligente, è come Luigi Bonaparte e non un arrogante ducetto come Mussolini. Ancora una volta ha dimostrato di essere completamente disinteressato della sacralità delle istituzioni e sfruttare a suo favore ogni situazione". Anche se sentire Casarini parlare di "sacralità delle istituzioni" fa un po’ ridere.
Insomma il movimento G8 è allo sbando, le tattiche di disturbo studiate per la Maddalena, saltate per aria, la possibilità di essere i nefasti protagonisti del summit come in parte è accaduto a Londra, svanite.
Se ora come pare vogliono trasportare le loro proteste e le loro violenze a l’Aquila, siamo certi che saranno accolti a dovere. Non dalla polizia, non ce ne sarà bisogno, ma da un gigantesco bhuuuuuuuu dei terremotati.
P.S. C’è un motivo in più per cui la scelta dell’Aquila ci conforta: si è così scongiurato il rischio di gita collettiva dei leader mondiali a villa Certosa con esibizione di cactus e vulcani…