G8, Bondi e tre ministre con le first ladies alla mostra sui tesori artistici
09 Luglio 2009
di redazione
Dopo la visita alla città devastata dal terremoto, la simulazione de sisma e un pranzo preparato da uno chef abruzzese, le first ladies hanno trascorso un pomeriggio a L’Aquila dedicato alla cultura e al made in Italy. Ad accompagnare alcune delle mogli dei capi di Stato e di governo – non tutte infatti ce l’hanno fatta – sono stati i ministri Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, che già le avevano seguite in mattinata, ma anche il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi e del Turismo, Michela Brambilla, arrivate nel primo pomeriggio da Roma.
Un lungo tour iniziato dalla rassegna sul saper fare italiano e concluso con la mostra dedicata ai capolavori dell’arte abruzzese e italiana che ha impegnato le consorti di Barroso, Brown, Zuma, Lula, Ban, Calderon, Harper, raggiunte solo alla fine dalla svedese Filippa Reinfeldt, che poi ha proseguito da sola. Non c’era, invece, Michelle Obama, ripartita un pò prima per Roma dove aveva lasciato le sue bambine. In mattinata la moglie del presidente Usa, insieme alle altre signore, aveva visitato il centro storico della città ancora sventrato dalla furia del sisma e si era particolarmente commossa rinnovando agli aquilani l’impegno suo e di suo marito per gli aiuti alla ricostruzione.
Le first ladies si sono mostrate particolarmente interessate alle ceramiche e ai gioielli esprimendo apprezzamenti anche per l’antica arte del pizzo a tombolo, che nella rassegna viene creato in diretta da una esperta abruzzese, Simona Iannini, che la notte del terremoto è rimasta per ore sotto le macerie della sua casa con marito e figlio. Dall’artigianato all’arte, sempre con la guida dei ministri e le spiegazioni del curatore, Alessandro Nicosia. E qui la commozione è arrivata al culmine davanti alla Madonna di terracotta di Onna, uscita integra tra le macerie. Ma anche per la splendida cinquecentesca Madonna con Bambino salvata dall’abbazia di Collemaggio.
Al termine della visita, il ministro Bondi ha rivolto un appello alle first ladies: ”Ditelo anche ai vostri mariti, aiutate la nostra arte!”. Poi, ai giornalisti ha riferito di aver illustrato “tutto quello che stiamo facendo e il tanto che c’e’ da fare , abbiamo parlato dei restauri e di quanto i nostri tecnici siano all’avanguardia nel mondo”. Della generosità dei grandi, ha infine fatto notare Bondi alle signore, ”l’Italia ha un gran bisogno”.