G8. Nessun accordo su tassa alle banche. Berlusconi: “E’ facoltativa”

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G8. Nessun accordo su tassa alle banche. Berlusconi: “E’ facoltativa”

26 Giugno 2010

Ancora nessun accordo fra i paesi G8 per l’imposizione di una tassa sulle banche. Lo afferma un rappresentante del governo canadese. "Non c’è alcun accordo per ora su una tassa globale" spiega Len Edwards, negoziatore del Canada al G8, precisando come sia "chiaro che ogni Paese resta libero di procedere come vuole".

Questa sera, all’inizio del summit del G20, "ogni leader avrà la possibilità di esprimere al riguardo il proprio punto di vista", aggiunge Dimitri Soulas, portavoce del primo ministro canadese Stephen Harper, evidenziando che i Paesi che "non hanno utilizzato fondi pubblici e le cui banche non sono fallite non hanno intenzione di applicare alcuna tassa, ma è comprensibile che i Paesi che hanno stanziato soldi dei contribuenti e le cui banche sono state salvate vogliano farlo. Il G20 può giocare un ruolo in questo quadro, creando un quadro di riferimento", e lasciando poi a ogni Paese la possibilità di agire sul piano nazionale.

"È una tassa che i singoli Paesi sono liberi di imporre, è stata data dall’Europa un’indicazione che tutti i Paesi la impongano, soltanto la Republica Ceca ha voluto segnare la sua contrarietà: io non ho ritenuto di farlo perché non essendosi determinato la misura, può essere anche dello 0,00000001%". Così il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa conclusiva del G8 di Huntsville, in Canada. Il Cavaliere, ha poi nuovamente sottolineato la solidità del sistema creditizio italiano: "Il nostro è il sistema più solido d’Europa per loro merito (degli istituti di credito, ndr), ma anche per merito dei risparmi delle famiglie italiane".

Intanto, nel suo discorso radio e video del sabato, il presidente Barack Obama ha invitato il Congresso ad approvare la sua proposta per una tassa sulle banche che potrebbe rastrellare 90 miliardi di dollari nell’arco di 10 anni. "È necessario imporre una tassa sulle banche che sono state le maggiori beneficiarie dell’aiuto dato col denaro dei contribuenti all’apice della crisi finanziaria – ha detto Obama – in questo modo potremo recuperare ogni centesimo del denaro dei contribuenti". Il presidente Usa ha ringraziato anche il Congresso che si appresta ad approvare nuove stringenti norme per regolare l’attività di Wall Street.